31 luglio 2023. La Commissione europea adotta gli standard per il reporting di sostenibilità (ESRS)

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La Commissione ha adottato oggi gli standard europei in materia di informativa sulla sostenibilità (ESRS) che devono essere utilizzati da tutte le società soggette alla direttiva sull’informativa sulla sostenibilità delle imprese (CSRD). Ciò segna un altro passo avanti nella transizione verso un’economia dell’UE sostenibile.

Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “Le norme che abbiamo adottato oggi sono ambiziose e rappresentano uno strumento importante a sostegno dell’agenda della finanza sostenibile dell’UE. Trovano il giusto equilibrio tra la limitazione dell’onere per le società che effettuano segnalazioni e allo stesso tempo consentono alle aziende di mostrare gli sforzi che stanno compiendo per rispettare l’agenda del green deal e, di conseguenza, avere accesso a finanziamenti sostenibili.”

Gli standard coprono l’intera gamma di questioni ambientali, sociali e di governance, compresi i cambiamenti climatici, la biodiversità e i diritti umani. Forniscono informazioni agli investitori per comprendere l’impatto sulla sostenibilità delle società in cui investono. Tengono inoltre conto delle discussioni con l’International Sustainability Standards Board (ISSB) e la Global Reporting Initiative (GRI) al fine di garantire un grado molto elevato di interoperabilità tra gli standard dell’UE e quelli globali e di evitare inutili doppie segnalazioni da parte delle imprese.

Gli obblighi di segnalazione verranno introdotti gradualmente nel tempo per le diverse società.

Il cambiamento climatico e il degrado ambientale

Il cambiamento climatico e il degrado ambientale sono una minaccia esistenziale per l’Europa e il mondo. Per superare queste sfide, il Green Deal europeo intende trasformare l’UE in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, garantendo:

  • nessuna emissione netta di gas serra entro il 2050
  • crescita economica dissociata dall’uso delle risorse
  • nessuna persona e nessun luogo lasciato indietro

La Commissione europea ha già da tempo adottato una serie di proposte per rendere le politiche climatiche, energetiche, dei trasporti e fiscali dell’UE idonee a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030. Il percorso, iniziato nel 1990, sta concludendosi con le decisioni approvate quest’anno. ma c’è ancora molto da fare in termini di tutela dell’ambiente.I

I vantaggi del Green Deal europeo

Il Green Deal europeo è stato concepito per migliorare il benessere e la salute dei cittadini e delle generazioni future fornendo:

  • aria fresca, acqua pulita, suolo sano e biodiversità
  • edifici ristrutturati ed energeticamente efficienti
  • cibo sano e conveniente
  • più mezzi pubblici
  • energia più pulita e innovazione tecnologica pulita all’avanguardia
  • prodotti più durevoli che possono essere riparati, riciclati e riutilizzati
  • posti di lavoro a prova di futuro e formazione professionale per la transizione
  • industria globalmente competitiva e resiliente