I driver globali creano opportunità nell’Europa centro-orientale

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Dopo anni di investimenti nella produzione in Estremo Oriente, nel continente europeo spuntano linee di produzione complesse e ad alto valore aggiunto. Il fenomeno del near-offshoring, alimentato dall’incertezza geopolitica, offre prospettive solide per le obbligazioni sovrane dell’Europa centrale e orientale. Inoltre, le banche centrali dell’Europa centro-orientale stanno per terminare l’inasprimento della loro politica monetaria e potrebbero assistere a una ripresa più rapida della crescita economica dopo una potenziale recessione.

I recenti eventi globali, come la guerra in Ucraina e la pandemia, insieme all’inflazione elevata e all’impennata dei tassi d’interesse, hanno portato a porre l’accento su catene di approvvigionamento stabili e sicure tra nazioni e imprese. Gli investimenti di near-offshoring in Paesi geograficamente più vicini e alleati sono diventati sempre più popolari e i Paesi dell’Europa centro-orientale possono trarre vantaggio da due fattori principali. Uno è, semplicemente, la vicinanza ai grandi mercati dell’Europa occidentale. Un altro fattore è la capacità della regione di fornire prodotti complessi e di alta qualità. Oggi gli investimenti diretti esteri includono linee di produzione a più alto valore aggiunto, come macchinari avanzati e parti di automobili, cabine di pilotaggio ed elementi elettronici avanzati.

Due esempi recenti mostrano l’entità degli investimenti diretti esteri: il primo è l’investimento della statunitense Visteon in un nuovo polo tecnologico e in un centro di collaudo su larga scala per le cabine di pilotaggio automobilistiche in Bulgaria. L’altro è una joint venture tra la croata Rimac e la francese Bugatti in Croazia. La nuova Rimac-Bugatti svilupperà e produrrà sistemi di batterie ad alte prestazioni, unità di trazione elettrica e componenti di interfaccia utente per veicoli elettrici.

Vantaggi della scoperta precoce

Investire in obbligazioni in valuta locale nei Paesi dell’Europa centro-orientale diventa ancora più interessante se si considera che le loro banche centrali sono più vicine a un tasso d’inflazione economicamente auspicabile per far ripartire la crescita economica. Ad esempio, le banche centrali di Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania hanno già aumentato i tassi di interesse nel 2021 in risposta all’elevata inflazione, mentre Fed, Bce e le principali banche centrali asiatiche hanno adottato un approccio attendista.

Vediamo interessanti opportunità di investimento nelle obbligazioni in valuta locale per gli investitori che non hanno paura di entrare nel mercato prima che si raggiunga un maggiore consenso sull’opportunità di investimento.

Abbiamo fatto proprio questo in Romania e Serbia. In Romania, abbiamo investito nel 2012 quando il paese aveva ancora un rating inferiore a investment grade e le sue obbligazioni non erano ancora incluse in alcun indice obbligazionario internazionale riconosciuto.  La situazione era simile in Serbia, dove abbiamo investito ben prima dell’ingresso negli indici obbligazionari internazionali riconosciuti a rendimenti del 12-13% e abbiamo mantenuto questi investimenti per oltre cinque anni, fino a un livello di rendimento del 2,5-3%. Siamo riusciti a guadagnare oltre mille punti base di rendimento in cinque anni.

Tuttavia, non è sufficiente trovare obbligazioni che non sono ancora riconosciute negli indici obbligazionari internazionali. È necessario un approccio d’investimento più metodico e a lungo termine.  Avere una visione a lungo termine significa non inseguire un rendimento rapido, ma impegnarsi a investire con un orizzonte temporale lungo. È il caso della Romania e della Serbia dove, dopo studi intensivi delle condizioni politiche ed economiche, abbiamo sviluppato una stretta comprensione dell’impegno dei policy maker per lo sviluppo e il rafforzamento delle loro economie.