Cultura e sostenibilità: la startup Culturatela rende sostenibile la gestione dei beni culturali

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L’Italia è rinomata in tutto il mondo per il suo ricco patrimonio culturale, dai maestosi monumenti ai musei di inestimabile valore. Secondo i dati dell’Istat e del Ministero, il Bel Paese ospita oltre 27.700 luoghi della cultura tra pubblici e privati, che abbracciano una vasta gamma di categorie così suddivise: più di 6.200 tra musei, monumenti e aree archeologiche, oltre 9.500 archivi, quasi 12.000 biblioteche e circa 1.000 enti dello spettacolo. 

 

Tuttavia, la gestione di questi tesori nazionali spesso incontra sfide significative, sia in termini di conservazione che di accessibilità sostenibile. La loro manutenzione e fruizione, infatti, non solo richiede un impegno finanziario significativo, ma anche competenze specialistiche e tecnologie avanzate che spesso gli istituti di tutela e conservazione del patrimonio culturale non dispongono poiché ancora legati a metodologie tradizionali e scarsamente digitalizzate.

 

In questo contesto, startup innovative come Culturatela.com si inseriscono con l’obiettivo di semplificare la gestione di questi preziosi patrimoni nonché renderla più sostenibile. In particolare, Culturatela.com – fondata nel 2018 da Vincenzo Abbatantuoni, Angelo Paduano e Vincenzo Paduano – collabora con pubbliche amministrazioni, istituzioni culturali ed enti privati e semplifica a 360° l’intera gestione e promozione dei luoghi della cultura italiana attraverso una soluzione SaaS e Marketplace: dalla gestione dei ticket paperless, all’utilizzo dei Big Data per analizzare i flussi turistici, allo sviluppo di strategie di marketing mirate sino ad arrivare alla pianificazione di percorsi interattivi e immersivi grazie all’utilizzo dell’AI.

 

Il patrimonio culturale italiano è senza dubbio uno dei più ricchi al mondo, ma spesso le istituzioni che lo custodiscono faticano a garantirne la conservazione sostenibile. Come è nata l’idea di fondare Culturatela.com e quale è la vostra missione?

 

Culturatela.com è nata da un’opportunità di mercato: al giorno d’oggi, le strutture culturali sono ancora troppo tradizionali e poco digitalizzate. Oltre il 90% dei musei italiani è poco digitalizzato e, nel 30% dei casi, mancano anche di una biglietteria online.

Abbiamo intercettato così l’esigenza di migliorare alcuni aspetti: dalla visibilità online degli stessi luoghi di cultura al management del personale lavorativo, fino alla gestione di aperture e chiusure straordinarie e a l’adozione dei ticket digitali, nonché creare networking e attività di cross marketing tra strutture limitrofe attraverso la vendita di ticket combinati.

La nostra missione è chiara: valorizzare e digitalizzare il patrimonio culturale italiano, anche attraverso la promozione di progetti sostenibili che portino avanti una gestione delle strutture culturali più rispettosa dell’ambiente.

Il nostro software all-in-one totalmente digitale, scalabile, integrabile e smart permette alle strutture culturali di automatizzare il processo di programmazione, vendita e rendicontazione dei biglietti sia al botteghino che online e generare data analytics al fine di comprendere i flussi di clientela e di concatenare ticket di qualsiasi tipologia di struttura, al di là caratteristiche della struttura – pubblica o privata – dando possibilità di creare partnership sul territorio e sviluppare sinergie.

Inoltre, la soluzione di Culturatela.com offre tutti i servizi a disposizione in un’unica piattaforma, senza dover delegare ad interlocutori diversi, permettendo agli enti del settore di crearsi una gestione sostenibile. Anche tutta la parte di marketing digitale riduce sicuramente l’impatto ambientale del marketing cartaceo.

 

Culturatela.com si concentra sull’uso dell’IA e del Big Data per ottimizzare la gestione dei beni culturali e ridurre l’impatto ambientale. In che modo affrontate le sfide legate all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale nelle istituzioni culturali?

 

L’IA e il Big Data sono elementi centrali del nostro approccio. In particolare, il software TELA gira sul cloud di HPA SRL detenuto della sala server della stessa, completamente alimentata tramite un impianto fotovoltaico da 19Kw. Di fatto, non ci serviamo dei servizi cloud di terzi. 

Non solo, la nostra ultima iniziativa per salvaguardare l’ambiente punta alla dematerializzazione dei ticket al botteghino. Sviluppata in collaborazione con la startup londinese Evening, creatrice di una tecnologia per la dematerializzazione degli scontrini attraverso l’utilizzo dei QR-code, offriamo al visitatore che acquista il biglietto al botteghino la possibilità di reperire il ticket direttamente sullo smartphone attraverso un semplice scan con la fotocamera. Infatti, al posto della stampa su supporto cartaceo, viene generato su di uno schermo un QR-code che contiene il biglietto emesso.

Il vantaggio è quello di tagliare i costi di acquisto e stampa biglietti, ma soprattutto avere un impatto minore sull’ambiente. Basti pensare che ogni anno in Italia vengono prodotti 30 miliardi di scontrini termici non riciclabili (tra cui rientrano anche i ticket museali). Questo comporta il taglio di 500mila alberi, l’utilizzo di 4 miliardi di litri di acqua e la creazione di 75mila tonnellate di CO2 per la loro produzione.

 

Quali sfide vi siete trovati ad affrontare nel promuovere la sostenibilità nei beni culturali, e quali sono le vostre prospettive per il futuro in questo settore?

 

Affrontare le sfide legate alla sostenibilità nei beni culturali è un percorso impegnativo ma gratificante. La resistenza al cambiamento e la conservazione delle tradizioni sono spesso ostacoli che ci troviamo davanti da affrontare. Tuttavia, vediamo un crescente interesse da parte delle istituzioni culturali italiane ad abbracciare soluzioni innovative come la nostra.

Per il futuro, intendiamo continuare a sviluppare e affinare le nostre tecnologie per rendere la gestione dei beni culturali sempre più sostenibile ed efficiente. La cultura e la sostenibilità devono andare di pari passo, e noi siamo determinati a fare la nostra parte in questa importante missione.