Il punto sui corporate bond Usa

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I rendimenti dei corporate bond statunitensi hanno superato il 6%. Tuttavia, il brusco rialzo dei tassi di interesse deciso dalla Fed in settembre ha praticamente compensato i rendimenti su base annua dei bond da 1 a 30 anni, i cui ritorni sono ora praticamente nulli. Ciononostante, in prospettiva, dopo aver evitato lo shutdown del governo federale, siamo inclini a ritenere che il ciclo rialzista della Fed stia per concludersi e che i tassi di interesse abbiano ormai raggiunto il loro picco. Pertanto, dal punto di vista degli investimenti, un ampliamento dell’allocazione a favore delle obbligazioni societarie investment-grade potrebbe offrire rendimenti interessanti. Inoltre, se la Fed dovesse
optare per un taglio dei tassi già nel corso del prossimo anno, riteniamo che questo compenserebbe
l’eventuale allargamento degli spread e potrebbe contribuire a incrementare ulteriormente i rendimenti totali nel 2024.

In effetti, nonostante la curva dei rendimenti al momento sia ancora invertita, stiamo assistendo a un
rafforzamento della domanda per la parte più a lungo della curva: gli investitori, infatti, cercano di
“bloccare” rendimenti così interessanti più a lungo e non sono necessariamente disposti ad affrontare il rischio di reinvestimento qualora scegliessero una scadenza più breve, come ad esempio T-bills a 1 anno al 5,5%.