Gli investimenti sostenibili degli investitori previdenziali italiani

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E’ stata presentata la Nona Indagine sugli investimenti sostenibili degli investitori previdenziali italiani del Forum per la Finanza Sostenibile (FFS), in collaborazione con Mefop e MondoInstitutional. L’obiettivo è quello di monitorare l’inclusione dei criteri ESG (dall’inglese Environmental, Social and Governance) nelle scelte di investimento dei principali piani previdenziali italiani. Quali sono le principali evidenze? Nel 2023 aumenta il tasso di partecipazione all’indagine, raggiungendo l’83% del campione di riferimento (in termini assoluti si tratta di 95 piani, con una prevalenza di fondi pensione negoziali).

In generale si registrano importanti miglioramenti in merito alla diffusione degli investimenti sostenibili tra gli operatori previdenziali italiani. Per esempio, tra gli 80 piani che dichiarano di investire in OICR, più della metà investe in prodotti art. 8 e un terzo investe anche in prodotti art. 9. Inoltre, quest’anno aumentano — passando da 2 a 17 — i piani che raccolgono le preferenze degli iscritti in merito all’inclusione degli aspetti ESG nelle politiche di investimento. Un ulteriore dato positivo riguarda l’inclusione dei criteri ESG nelle scelte di investimento: raggiungono infatti l’80% i rispondenti che dichiarano di effettuare investimenti sostenibili, passando da 68 nel 2022 a 76 quest’anno.

Di questi, il 63% estende gli investimenti sostenibili alla quasi totalità del patrimonio (quota compresa tra il 75% e il 100%), con un incremento rispetto alla scorsa edizione dello studio, in cui tale percentuale si attestava al 51%. Si registra, inoltre, un aumento di piani che fanno riferimento agli SDGs nella politica di investimento (che passano da 19 a 35) e di quelli che includono l’obiettivo della neutralità climatica. Infine, continua a crescere il numero di piani che misurano l’impronta di carbonio del portafoglio di investimento: questi ultimi, infatti, sono più che duplicati nelle ultime due edizioni, raggiungendo quest’anno quota 41 sui 76 piani attivi in ambito SRI. I risultati dell’edizione 2023 rimarcano ancora una volta il ruolo determinante che gli investitori previdenziali possono ricoprire nel supportare la transizione verso un modello socioeconomico coerente con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, coniugando la sostenibilità economico-finanziaria con quella sociale e ambientale.