Il quadro della previdenza complementare in Europa

-

L’Eiopa, l’Autorità di Vigilanza europea su assicurazioni e fondi pensione ha pubblicato il quadro statistico aggiornato sulla previdenza complementare a fine 2022. Il report si riferisce in particolare alle forme pensionistiche collettive che, in linguaggio comunitario, vengono definite come enti pensionistici aziendali o professionali, sinteticamente indicati con l’acronimo IORP (Institutions for Occupational Retirement Provision).

Va opportunamente ricordato come con riferimento a tale tipologia di fondi pensione sia in corso
la revisione della relativa direttiva (UE) 2016/2341 (c.d. Iorp2) che ne regola le attività e la supervisione. In tale prospettiva l’Eiopa a fine settembre ha trasmesso alla Commissione europea il proprio parere tecnico con cui propone modifiche per mantenere pertinente il quadro normativo per i fondi pensione, tenendo presente il passaggio in corso dalle pensioni a prestazione definita alle pensioni a contribuzione definita e in relazione alle sfide ambientali e socioeconomiche che la società deve affrontare. Vengono avanzate poi proposte specifiche sulla trasparenza dei costi e degli oneri e sulla sostenibilità delle decisioni di investimento.

Quali sono le principali evidenze del quadro statistico ora pubblicato dall’Autorità? I fondi pensione
occupazionali hanno 71,4 milioni di associati di cui 5,4 milioni di membri in età lavorativa attiva e contributori, 25 milioni con contribuzione attualmente sospesa ma che non hanno ancora richiesto la prestazione pensionstica e 11 milioni di percettori di rendita. Quello che viene evidenziato è che negli ultimi anni è aumentato il numero dei nuovi aderenti attivi mentre rimane sostanzialmente stabile il numero dei beneficiari.

In questo modo si registra un aumento dei contributi con una significativa crescita del 17,5% nel 2022. In media per ogni euro versati dagli aderenti gli sponsor (i datori di lavoro cioè) contribuiscono con 2 due euro addizionali. I fondi pensione europei gestiscono assets pari a 2,34 trilioni di euro. In prevalenza questi asset sono allocati in fondi comuni di investimento, bond governativi, azionari e obbligazioni corporate. Tali categorie rappresentano complessivamente il 92% degli investimenti complessivi. Procedendo ad un maggior livello di dettaglio i fondi di investimento rappresentano il 40% delle tipologie di investimento, i bond governativi il 22%, le obbligazioni corporate il 12%, l’equity il 18%.