Secondo IOSCO il greenwashing sta peggiorando

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IOSCO ha scoperto che nessun ente di regolamentazione da lui esaminato dispone di un quadro specifico per affrontare il “green-hushing” e il “green-bleaching”, nonostante la crescente importanza della questione. L’organismo di regolamentazione globale ha pubblicato una panoramica delle iniziative intraprese in varie giurisdizioni per affrontare il greenwashing.

La mancanza di una definizione giuridica vincolante per il greenwashing rappresenta un ostacolo per le autorità di regolamentazione che affrontano i fondi di investimento che esagerano le loro credenziali di sostenibilità: trilioni di dollari sono confluiti in fondi che pubblicizzano i loro fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), ma lo IOSCO, che raggruppa le autorità di regolamentazione dei titoli di tutto il mondo, ha affermato che il greenwashing è già stato aggravato da “pratiche scorrette” correlate.

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Il rapporto, basato su un sondaggio tra i membri della IOSCO in concomitanza con il vertice sul clima delle Nazioni Unite COP28 a Dubai, afferma che la maggior parte delle giurisdizioni non definisce specificamente il greenwashing nelle disposizioni giuridicamente vincolanti. Alcuni regolatori stanno già multando le aziende per greenwashing. “Mentre le autorità hanno compiuto sforzi per adattare le loro pratiche di supervisione e i regimi di applicazione per prevenire e affrontare il greenwashing, è ancora necessario testare pienamente l’adeguatezza e l’efficacia di questi meccanismi”, ha affermato l’IOSCO.

L’International Organization of Securities Commissions IOSCO è un’associazione di organizzazioni che regolano i mercati mondiali dei titoli e dei futures. I membri sono in genere primari regolatori di titoli e/o futures in una giurisdizione nazionale o il principale regolatore finanziario di ogni Paese.

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