Perché l’asticella delle previsioni sugli utili 2023 dovrebbe essere facile da superare

Stefan Rondorf, Senior Investment Strategist, Global Economics & Strategy Allianz Global Investors -
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Ostacoli facili da superare?

L’andamento della ripresa economica negli Stati Uniti rimarrà una questione aperta ancora per qualche tempo. In tale contesto, meglio non perdere di vista alcuni indicatori chiave. Per chi investe in azioni è essenziale monitorare il trend degli utili aziendali. Negli ultimi anni l’andamento degli utili è stato uno dei fattori principali a supporto dei mercati azionari, nonostante la pandemia, le guerre e l’inflazione. In particolare, è stata sottovalutata la capacità di molte aziende di trasferire sui prezzi gli aumenti dei costi dei fattori produttivi.

Attualmente gli utili evidenziano un tasso di crescita modesto. Per le società dell’indice statunitense S&P 500 gli analisti prevedono un tasso di variazione nel quarto trimestre 2023 leggermente negativo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e lo stesso vale per l’indice paneuropeo Stoxx600, ma solo se si esclude il settore dell’energia, particolarmente volatile (altrimenti la previsione scenderebbe al -7%).

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In prossimità della stagione di pubblicazione degli utili gli analisti tendono ad aggiustare le proprie stime al ribasso, in modo che le aziende possano batterle. Prima della reporting season del quarto trimestre 2023, appena iniziata, queste revisioni sono state particolarmente consistenti. In base ai dati di Factset, negli Stati Uniti le stime di utili in vista della pubblicazione dei bilanci vengono abbassate in media del 3-4%, ma questa volta sono diminuite di quasi il 7%. Anche le previsioni relative all’Europa sono state ritoccate in misura analoga.

Di conseguenza, per le aziende battere le stime non dovrebbe rappresentare un ostacolo particolarmente rilevante. Al contempo la crescita del quarto trimestre è risultata convincente, per lo meno negli Stati Uniti. Per contro, i dati dell’ultimo trimestre relativi a diversi Paesi europei indicano una crescita stagnante o leggermente negativa. In tale contesto le aziende USA potrebbero avere ancora meno difficoltà a brillare in termini di utili.

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Le stime circa gli utili statunitensi per l’intero 2024 appaiono molto più resilienti rispetto a quelle per il quarto trimestre 2023. A uno sguardo più attento ai singoli trimestri si nota che le speranze si concentrano su un terzo e quarto trimestre 2024 particolarmente positivi. Gli ottimisti ritengono che questo rifletta la possibilità di un atterraggio morbido dell’economia USA. I pessimisti si aspettano già ulteriori revisioni al ribasso.

La settimana prossima

Al di là della stagione degli utili, che entrerà nel vivo nelle prossime settimane, la riunione della banca centrale USA prevista per mercoledì rappresenta l’evento più importante. C’è attesa soprattutto per eventuali indicazioni sulla tempistica del primo taglio dei tassi di interesse. Di recente le banche centrali su entrambe le sponde dell’Atlantico hanno cercato di contenere le aspettative eccessive sulla riduzione dei tassi. Inoltre venerdì sarà pubblicata la relazione sul mercato del lavoro USA. Sono anche in calendario: le prime stime sulla crescita del quarto trimestre nell’area euro e in Germania, gli indici del sentiment della Commissione UE e i dati sulla fiducia dei consumatori USA del Conference Board (martedì), l’indice dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero (mercoledì e giovedì) e le statistiche sui nuovi ordinativi USA (venerdì).

È dunque una settimana ricca di eventi quella che attende i mercati. Poiché nei giorni scorsi l’S&P 500 ha raggiunto un nuovo massimo storico, il mercato azionario statunitense si presenta in buone condizioni dal punto di vista tecnico. Se non altro, è improbabile che l’ostacolo, davvero basso, legato alla capacità delle aziende di battere le attese sugli utili per il trimestre appena trascorso, si riveli difficile da superare.