Bond governativi e obbligazioni investment grade ancora interessanti, ma attenzione ai rischi geopolitici

Sebastiano Chiodino, Head of Liability-Driven Investing presso Generali Asset Management -

Il 2024 sarà l’anno della svolta per le Banche Centrali. Bond governativi e obbligazioni investment grade ancora interessanti, ma attenzione ai rischi geopolitici.

Se questo sarà l’anno del taglio dei tassi da parte delle Banche Centrali, le prime settimane del 2024 sono trascorse con l’interrogativo su quanto rapida sarà l’attesa discesa. E in questo senso le aspettative forse troppo rosee con cui si era chiuso il 2023 non sembrano del tutto sostenute dalle recenti evidenze macroeconomiche e da una narrativa delle Banche Centrali che conserva accenti ancora cauti.

I tassi scenderanno, ma quanto e quanto rapidamente è ciò su cui mercati e investitori si interrogano fra esogene geopolitiche che potrebbero scardinare il paradigma del “soft landing”. Se una docile convergenza dell’inflazione verso i target delle banche centrali resta ancora lo scenario base, la dispersione degli scenari alternativi intorno a questo rimane, infatti, elevata, anche perchè collegata non solo alle evidenze macro che le Banche Centrali dovranno valutare, fra tutte le dinamiche salariali, ma anche alla futura evoluzione dei molti fronti geopolitici aperti. Fronti, dalla crisi mediorientale all’esito delle elezioni Statunitensi, che minacciano il rischio di un ritorno a quelle pressioni sui prezzi degli input che i mercati vorrebbero scongiurare e che ancora di fatto non prezzano.

I contratti future sui Fed Funds, i tassi guida della Federal Reserve, indicano infatti l’implicita aspettativa di ben 6 tagli di 25 punti base entro i prossimi 12 mesi da parte della Banca Centrale e il mercato dei forward di Eurozona sconta un’aspettativa equivalente.

In entrambi i casi, si tratta dunque di un percorso di riduzione molto ripido che potrebbe però trovare ostacoli, o quantomeno interferenze lungo il suo cammino. La discesa dei tassi potrebbe quindi non assumere quel profilo morbido che si vorrebbe e che in larga parte i mercato ancora prezzano.

Ciò detto, da tassi e duration ci attendiamo un importante contributo ai ritorni dei portafogli. E il crescente appetito degli investitori è confermato anche dalla loro forte partecipazione al mercato primario in questo inizio d’anno. Una partecipazione che ha alimentato anche la già vivace attività di emissione di obbligazioni societarie investment grade, il cui extra-rendimento rispetto alle obbligazioni governative prospetta ritorni assoluti ancora interessanti per il 2024.