Come cambiano i consumi in Italia. Le culle vuote allarmano il ‘Fuori casa’

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Dialogo fra industria, istituzioni e associazioni di categoria per accompagnare la transizione nel settore. Il canale Horeca, hotel, ristorazione e catering, fa il punto sul 2023 e le tendenze in atto a Rimini con il convegno organizzato da Italgrop a Beer and food attraction di Italian exhibition group “Consumi e scenari nell’Italia che cambia”. La distribuzione nel canale Horeca è un elemento nevralgico dell’ecosistema del fuori casa e svolge una funzione essenziale per il Paese, spiega Italgrob, sia sotto il profilo economico sia dal punto di vista sociale, con 3.800 imprese, oltre 60.000 addetti e 17 miliardi di euro di fatturato. Complessivamente il mercato in Italia conta circa 330.000 pubblici esercizi e 1.400.000 occupati, circa il 6,1% della popolazione lavorativa italiana. Dunque il settore assume un ruolo sociale fondamentale, contribuendo in maniera significativa al benessere soggettivo delle persone. Nel 2023, tuttavia, le aziende di distribuzione “non sono riuscite a ribaltare l’inflazione generata dagli aumenti di listino, registrando un’impennata degli oneri finanziari”. Tra le risposte ci sono la digitalizzazione dei processi e l’efficientamento dei costi.
Di certo dal convegno emerge quanto pesa la denatalità e il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri Alessandro Morelli, sottolinea che l’economia italiana “attraversa una fase delicata, il potere di acquisto degli italiani è messo a dura prova da una serie di aumenti che hanno alimentato una pericolosa spirale inflattiva” e “la via per continuare a crescere è quella che porta a consolidare le sinergie all’interno della filiera e in particolare con l’industria di marca. Solo cooperando, è possibile fare quell’innovazione capace di attirare anche l’attenzione dei fondi di investimento”.
Per il presidente di Italgrob Antonio Portaccio, è “fondamentale avviare un percorso di dialogo con l’industria, le istituzioni e le associazioni di categoria nell’ottica di accompagnare, attraverso lo strumento dell’informazione e della formazione, la transizione in atto”. Da remoto l’europarlamentare Salvatore De Meo osserva che “il fuori casa è un segmento cruciale della nostra economia. Purtroppo l’indice demografico a ribasso è motivo di grande preoccupazione”, per cui “abbiamo il dovere di mettere il legislatore a fianco del settore a tutela degli operatori”, a partire dal nuovo regolamento di packaging. Anche per l’ex presidente Istat Gian Carlo Blangiardo, “l’inverno demografico impatterà in maniera profonda sulla crescita”, però “l’allungamento della sopravvivenza in buona salute, e l’impegno per conservarla tale, offre nuove opportunità sia al mondo della produzione che a quello dei servizi”.
Dunque, gli fa eco Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, “assumono un’importanza fondamentale le politiche a sostegno della natalità”. Mentre per l’Horeca, precisa la parlamentare di Fratelli d’Italia Beatriz Colombo, servono misure di sostegno che vanno dal supporto alla digitalizzazione al riconoscimento politico della categoria, che “rappresenta un pilastro del Made in Italy in quanto contribuisce in maniera rilevante al Pil nazionale e al turismo nel nostro Paese”.
L’ad Corrado Petaboni: “Proseguiamo nel percorso avviato insieme per sostenere il mondo del fuori casa, promuoverne lo sviluppo e valorizzare le relazioni professionali di un settore che è in continua crescita”. E questo congresso, tira le somme il direttore di Italgrob Dino Di Marino, rappresenta “un momento di analisi e confronto sulla situazione economica nazionale con un focus sul mercato, sulle sue problematiche, sulle sue opportunità ed è la naturale prosecuzione degli Stati Generali del Mercato del Food & beverage che abbiamo organizzato a Roma lo scorso novembre”.