Elezioni, le ricadute economiche sullo scacchiere internazionale

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Quest’anno, voteranno circa 4,2 miliardi di persone in oltre 50 Paesi, che rappresentano la metà della popolazione mondiale o il 68% della capitalizzazione dei mercati azionari globali. L’esperienza insegna che cambiamenti significativi nella leadership politica possono avere implicazioni strutturali, positive e negative, per quanto riguarda la traiettoria delle riforme di un Paese e il suo andamento economico a lungo termine.

USA: le elezioni più attese, con ricadute internazionali, fra Cina e Messico

Gli USA si stanno preparando alle elezioni e la prospettiva di una vittoria di Donald Trump appare sempre più probabile. Sebbene l’esito e le relative implicazioni siano ancora incerti, una considerazione fondamentale per gli investitori sui mercati emergenti è l’impatto che una vittoria di Trump potrebbe avere sulle relazioni con la Cina.

Tale impatto potrebbe essere leggermente positivo. Sebbene l’aspettativa, sotto l’amministrazione Biden, fosse quella di un miglioramento delle relazioni e di un’inversione di tendenza rispetto alle politiche commerciali di Trump nei confronti della Cina, a tutti gli effetti, non si è verificato. Inoltre, sotto la presidenza Biden, abbiamo assistito a una posizione più aggressiva, incentrata sui temi della sicurezza nazionale e delle sanzioni. Con una presidenza Trump l’attenzione potrebbe tornare a concentrarsi sul commercio e sulla stipula di accordi.Tutto questo, nel complesso, sarebbe più costruttivo a livello di relazioni tra USA e Cina e di geopolitica più in generale. In effetti, la retorica di Trump, fino a oggi, lascia trasparire questa posizione.

Un’altra considerazione fondamentale è l’impatto delle elezioni statunitensi sul Messico. Una vittoria di Trump potrebbe determinare nuove tensioni tra USA e Messico e alimentare una retorica negativa sul fronte delle relazioni commerciali, com’è avvenuto durante il suo primo mandato. Sebbene tali preoccupazioni creeranno verosimilmente incertezza e volatilità nel breve periodo, la reciproca dipendenza dei due Paesi sul piano degli scambi commerciali attenua il rischio di un peggioramento significativo. Inoltre, è presente un’elevata correlazione tra l’economia statunitense e l’andamento dell’economia e dei mercati azionari messicani. Un’economia statunitense solida sotto la guida di Trump potrebbe rivelarsi di supporto in questo senso, mentre, da un punto di vista strutturale, il Messico continuerà a beneficiare delle tendenze di nearshoring e degli investimenti esteri.

Messico, occhi aperti anche sulle elezioni americane

Il 2 giugno si terranno le elezioni generali in Messico. In particolare, per la prima volta nella storia del Paese, i messicani sceglieranno tra due donne per la carica di presidente. L’attuale presidente, Andres Manuel Lopez Obrador (AMLO), dovrà dimettersi a causa del dettato costituzionale, che impone la limitazione di un solo mandato di 6 anni. Dato che AMLO ha un indice di gradimento molto elevato, superiore al 60%, Claudia Sheinbaum, ex sindaca di Città del Messico ecandidata di punta del partito Morena, è quindi la più probabile futura presidente del Paese. La principale candidata dell’opposizione, Xóchitl Gálvez, è stata penalizzata dall’assenza di una strategia coerente e unitaria contro AMLO e il partito Morena, il che riflette, in gran parte, una divisione ideologica all’interno della sua coalizione.

Sotto Sheinbaum, non prevediamo cambiamenti drastici a livello politico, tranne, forse, maggiori investimenti e riforme nel settore energetico. Ciò sarà importante per il proseguimento del nearshoring. Si spera che si registrino anche maggiori investimenti nell’energia verde, settore in cui il Messico è rimasto indietro.

Come anticipato, un aspetto da osservare con attenzione è quello delle relazioni tra USA e Messico, visto che i due candidati hanno politiche opposte.Mentre si prevede che Sheinbaum mantenga le relazioni dell’attuale governo con gli USA, Gálvez vorrebbe assumere una posizione più decisa su questioni come l’immigrazione e il commercio. Pertanto, l’esito delle elezioni potrebbe avere un impatto significativo sul futuro delle relazioni tra USA e Messico.

Inoltre, ogni 12 anni, i cicli elettorali in Messico (mandati presidenziali di 6 anni) e negli USA (mandati di 4 anni) si allineano. Il 2024 è uno di questi anni e si può sostenere che l’esito delle elezioni statunitensi sia ancora più importante per il Messico delle rispettive elezioni interne. Una vittoria di Trump potrebbe determinare maggiori tensioni, il che potrebbe causare pressioni sul piano valutario, come quelle a cui abbiamo assistito dopo le elezioni del novembre 2016.

Ciò premesso, considerate l’interdipendenza di USA e Messico in termini di scambi commerciali e la stipula dell’Accordo nordamericano per il libero scambio, che rimarrà in vigore per diversi anni, non prevediamo un peggioramento significativo delle relazioni. Inoltre, il nearshoring e il boom degli investimenti esteri in Messico dovrebbero continuare a sostenere l’economia e i mercati azionari del Paese anche in futuro.

Corea del Sud, la rielezione di Yoon potrebbe favorire i mercati

Le elezioni legislative in Corea del Sud si terranno il 10 aprile. Il partito conservatore in carica, ossia il Partito del Potere Popolare (PPP), guidato dal Presidente Yoon Suk-yeol, cercherà di conquistare la maggioranza nell’Assemblea nazionale, dopo aver vinto le elezioni presidenziali nel 2022. Ciò è importante perché l’agenda legislativa del Presidente Yoon è stata bloccata dal principale gruppo di opposizione, il Partito Democratico di Corea (DPK), di orientamento liberale, che attualmente ha la maggioranza nell’Assemblea. Ciò significa che Yoon non ha potuto implementare molte delle sue politiche e questo ha avuto un impatto negativo sui suoi indici di gradimento.

Anche se il quadro continua a essere incerto, sarebbe positivo se il PPP riuscisse a ottenere la maggioranza all’Assemblea Nazionale, in quanto verrebbe meno l’attuale situazione di stallo e consentirebbe al partito di far approvare altre politiche. Nel complesso, il programma del presidente Yoon è relativamente favorevole alle imprese e al mercato, quindi lo considereremmo uno sviluppo positivo. Dal punto di vista dei mercati azionari, abbiamo notato una maggiore attenzione del governo nei confronti delle riforme aziendali e dei rendimenti degli azionisti, in vista delle elezioni generali, tenuto conto anche dell’aumento degli investitori retail in Corea del Sud dalla pandemia.

India, politiche economiche straordinarie sotto la guida di Modi

In India, la più grande democrazia del mondo, le elezioni generali si terranno tra aprile e maggio di quest’anno e l’Alleanza Democratica Nazionale (NDA), attualmente al potere e guidata dal Primo Ministro Narendra Modi del Partito Bharatiya Janata (BJP), cercherà una rielezione per un terzo mandato, un fatto senza precedenti. Il principale gruppo d’opposizione è rappresentato da una coalizione composta da 26 partiti regionali e nazionali denominata Alleanza Nazionale Indiana per lo Sviluppo e l’Inclusione (INDIA), guidata dal Congresso Nazionale Indiano (INC).

Gli attuali sondaggi mostrano un margine confortevole per Modi e il BJP al governo. L’opposizione potrebbe avere delle rimostranze in riferimento alle politiche sociali di Modi, ma le riforme e lo sviluppo sul piano economico sono stati impressionanti sotto la sua guida. Ci aspettiamo che l’attenzione nei confronti degli investimenti pubblici continui se Modi otterrà un altro mandato. Il rischio principale, pur attualmente ridotto, è che il principale gruppo d’opposizione, l’INDIA, riesca a mobilitarsi. Ciò potrebbe creare una notevole polarizzazione e incertezza da qui alle elezioni.