In che modo la sostenibilità influenza il debito sovrano di un paese?

Lazaro Tiant, Sustainable Investment Analyst, Schroders -

In un’economia globale in continuo mutamento, la sostenibilità di un paese è fondamentale per la configurazione del suo futuro. L’interazione tra cambiamenti climatici, evoluzione demografica, polarizzazione politica e instabilità geopolitica può influenzare profondamente la competitività, la crescita e l’inflazione di una nazione. Per questo, abbiamo analizzato tre temi chiave – rischio climatico, istruzione e stabilità sociopolitica – e il loro impatto sulle prospettive del credito sovrano di un paese.

  1. Rischio climatico

I rischi associati ai cambiamenti climatici hanno un impatto diretto su attività agricole, disponibilità di cibo e prezzi, il che potrebbe potenzialmente far aumentare i rischi d’inflazione e influenzare negativamente i paesi che dipendono dalle importazioni. Analogamente, i Paesi esposti a caldo estremo e inondazioni possono subire danni economici significativi.

Dagli anni Settanta, le perdite economiche dovute ai cambiamenti climatici sono state pari a 4.300 miliardi di dollari, di cui 1.700 miliardi negli USA. Tuttavia, se si considerano le dimensioni delle diverse economie, gli effetti sono sproporzionati. I paesi sviluppati hanno subito perdite economiche equivalenti a meno dello 0,1% del Pil in oltre l’80% dei disastri, e nessuna perdita superiore al 3,5% del Pil. Di contro, nei paesi meno sviluppati, le perdite sono state pari a oltre il 5% del Pil, con disastri che hanno causato perdite fino quasi al 30% (Fonte: Organizzazione mondiale della meteorologia, 2023).

Rischi e opportunità associati alla transizione si manifestano per mezzo del programma di politica climatica di un paese e possono includere il ridimensionamento o la riduzione degli sforzi per il clima. Chi investe in modo sostenibile nel debito sovrano deve prestare attenzione alle modalità in cui queste tematiche influiscono sui costi di finanziamento, per via della riduzione del Pil o tramite cambiamenti nella politica fiscale o monetaria, oppure attraverso aspettative d’inflazione strutturalmente alterate. Politiche come l’Inflation Reduction Act (IRA), il Critical Raw Minerals Act dell’UE o il piano di decarbonizzazione della Cina, stanno aumentando in termini di dimensioni e potenza, con conseguenze economiche potenzialmente consistenti. I paesi che stanno compiendo progressi significativi in termini di sforzi di transizione o adattamento dovrebbero contribuire a ridurre i rischi associati ai propri tassi di rendimento.

  1. Demografia

Anche la demografia ha un ruolo importante, poiché esercita pressioni sulle traiettorie del debito a lungo termine. L’istruzione può compensare le disuguaglianze di reddito e rafforzare la sostenibilità fiscale, a condizione che l’impatto della “fuga dei cervelli” sia mantenuto al minimo. Può avere anche un impatto positivo sulla crescita economica e sulla produttività. Per ogni dollaro speso in istruzione, si possono generare fino a 15 dollari di crescita economica.

In un’economia basata sulle conoscenze, le idee e i metodi originali perseguiti dai singoli possono essere impiegati da altri, favorendo la creazione di valore sociale e una potenziale crescita economica, come l’innovazione nei diversi settori. Tuttavia, la mobilità e la “fuga dei cervelli” possono avere impatti significativi sulle capacità interne di un paese e sulla sua crescita futura.

  1. Stabilità sociopolitica

Da ultimo, la stabilità sociopolitica può influenzare i premi per il rischio a livello politico, rafforzando o minando la solidità istituzionale. La polarizzazione a livello politico può ridurre l’efficacia di un governo, incidendo negativamente sulla capacità di un paese di agire sul fronte delle politiche rilevanti, sulla base delle necessità e dei benefici economici.

L’instabilità sociopolitica può comportare costi economici significativi, tra cui disruption a livello dell’industria e delle catene di approvvigionamento, riduzione della produttività, svalutazione delle opportunità d’investimento e riduzione delle prospettive di crescita economica. Di contro, i paesi politicamente e socialmente stabili creano contesti favorevoli alle aziende, incoraggiando una crescita economica sostenuta.

I conflitti o le guerre possono comportare un notevole onere finanziario per un paese. Al contrario, le nazioni politicamente stabili godono spesso di rendimenti obbligazionari più bassi e di una minore volatilità dell’inflazione. Di particolare rilevanza per i mercati emergenti è il fatto che, se sono politicamente stabili, hanno maggiori probabilità di attrarre investimenti diretti esteri.

Nel complesso, gli effetti negativi dell’instabilità politica sul credito sovrano sono significativi. I conflitti e le divisioni geopolitiche possono generare turbolenze per l’attività economica, scoraggiare gli investimenti e incidere sulla crescita. Per gli investitori è fondamentale considerare la resilienza, l’adattabilità e la capacità di un paese di affrontare le sfide geopolitiche, rimanendo al contempo competitivo.