Natixis IM: USA, il soft landing è già avvenuto?

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Sebbene il consenso abbia nuovamente abbracciato la narrativa di un soft landing, per molti la domanda è se questa condizione di atterraggio morbido sia stata già raggiunta. Il dibattito è ancora in corso, ma per molti versi possiamo dire che il soft landing sia già avvenuto e, dal nostro punto di vista, le prospettive per il 2024 restano più rosee di quanto si pensi. Siamo stati a lungo favorevoli allo scenario di soft landing, in quanto ritenevamo che una crescita robusta non sarebbe stata incompatibile con le forze disinflazionistiche che si sarebbero affermate man mano che l’economia si sarebbe normalizzata dopo la serie di shock negativi sull’offerta e positivi sulla domanda scatenati dalla pandemia e culminati con la guerra in Ucraina.

Quest’anno, molte delle precedenti distorsioni si stanno finalmente affievolendo, favorendo un lento rallentamento della crescita nominale e una moderazione dell’inflazione verso il 2%, nonostante una crescita reale robusta. Sebbene le stime di consenso indichino una crescita del PIL reale degli Stati Uniti pari a un contenuto 1,3% per il 2024, riteniamo vi siano solide ragioni per un rialzo più deciso. In primo luogo, il fiscal drag, che ha rappresentato un significativo vento contrario alla crescita nel 2022, si è attenuato in modo consistente fino al 2023 ed è destinato a diventare lievemente favorevole nel 2024. Le scorte ridotte sono state in gran parte ridimensionate e, con la tenuta dei consumi, sembra essere in corso un ciclo di rifornimento che dovrebbe sostenere la produzione industriale, in particolare nel settore della difesa e in quello automobilistico e aeronautico.

L’attività di costruzione del settore manifatturiero continua a crescere ad un ritmo sostenuto, grazie agli incentivi legislativi e alla riconfigurazione della supply chain. A questo proposito, la più ampia capex sembra continuare ad essere di supporto, in quanto la spesa in beni strumentali genera ulteriore spesa in beni strumentali e le aziende cercano di investire sempre di più per aumentare l’efficienza sulla scia dell’esperienza del biennio 2021-2022. Mentre la spesa federale è destinata a diminuire, i governi statali e locali rimangono ricchi di liquidità e dovrebbero continuare a fornire un significativo impulso fiscale. I consumi sembrano rimanere forti, in quanto i bilanci dei consumatori rimangono solidi, il mercato del lavoro rimane solido e i salari reali stanno aumentando mentre l’inflazione continua a diminuire. Infine, il mercato immobiliare sembra destinato a ripartire nel 2024, quando il calo dei tassi d’interesse e la compressione della volatilità dei tassi faranno scendere i tassi ipotecari, contribuendo a rivitalizzare l’edilizia residenziale e i beni e servizi adiacenti all’abitazione. Un insieme di catalizzatori che sostengono una visione più costruttiva dell’attività economica statunitense.