KraneShares: il sentiment dei consumatori è la chiave per la ripresa economica della Cina

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Nel 2023, gli sforzi della Cina sono stati orientati all’affrontare l’era post-COVID, tuttavia, gli shock degli ultimi anni hanno lasciato il segno, soprattutto sui proprietari di case e sui giovani e neolaureati cinesi. Le politiche orientate alla crescita e gli stimoli del governo sono stati utili soprattutto per i settori legati all’offerta, come l’industria manifatturiera e delle infrastrutture, ma non sono riuscite a ravvivare il sentiment e la domanda dei consumatori, nonostante il governo abbia riconosciuto la debolezza dei consumi e degli investimenti privati già lo scorso dicembre. Riteniamo che le politiche del 2024 saranno orientate a stimolare i consumi, a sostenere il settore immobiliare e al rilancio delle imprese private, in particolare dei settori internet, green e tecnologico.

Secondo il calendario cinese, il 2024 è l’Anno del Drago, che tradizionalmente è visto come un anno di fortuna e di evoluzione. L’Anno del Drago aiuterà i consumatori a ritrovare fiducia ed ottimismo? Crediamo che il miglioramento del sentiment sarà fondamentale, che avverrà gradualmente, man mano che l’economia continuerà a riprendersi e le persone si adatteranno al nuovo contesto. Riteniamo che anche la politica governativa possa contribuire ad accelerare il processo.

I fondamentali evidenziano un potenziale punto di ingresso interessante

Data la significativa discrepanza tra l’andamento dei mercati e quello dell’economia reale, riteniamo che attualmente il mercato azionario cinese presenti un punto di ingresso estremamente interessante: gli investitori sono concordi nel ritenere che le valutazioni cinesi siano ai minimi pluriennali, soprattutto se confrontate con quelle delle azioni statunitensi e degli EM ex-Cina. Inoltre, gli analisti prevedono una crescita a due cifre (16,7%) degli utili per azione nel 2024.

Sebbene le previsioni di crescita per il fatturato delle aziende siano inferiori rispetto alla tradizionale media di lungo periodo delle aziende cinesi, la crescita degli utili dovrebbe essere significativa. Infatti, la maggior parte delle aziende cinesi, in particolare quelle appartenenti al settore internet, si è concentrata sull’ottimizzazione e sull’efficienza dei costi e riteniamo che la disciplina appresa negli ultimi due anni stia ora iniziando a dare i suoi frutti in termini di aumento dei margini e crescita degli utili.

La fiducia dei consumatori e le vendite immobiliari sono ai minimi, ma presentano un forte potenziale di ripresa

La sottoperformance della Cina non è dovuta a problemi strutturali, ma piuttosto a una deviazione dal trend di lungo periodo, dovuta ai recenti shock economici, che hanno portato a un temporaneo rallentamento della crescita. Una volta lasciati questi shock alle spalle, riteniamo che la performance della Cina inizierà a riflettere il suo potenziale di lungo termine. Le principali cause del rallentamento della crescita sono la cautela nella spesa da parte dei consumatori cinesi e le minori assunzioni e investimenti da parte delle aziende private cinesi. Il sentiment dei consumatori rimane ai minimi pluriennali, soprattutto a causa dei recenti sviluppi del settore immobiliare e dell’aumento della disoccupazione giovanile; tuttavia, recenti sondaggi mostrano che la fiducia relativa a occupazione, salari e inflazione sta migliorando. Inoltre, sembra che dopo un anno difficile le prospettive del settore immobiliare si stiano stabilizzando, grazie a condizioni meno rigide per i mutui delle seconde case e ai sostegni agli sviluppatori e ai progetti immobiliari, che hanno portato a una ripresa graduale delle vendite. Riteniamo che il 2024 vedrà la ripresa sia del sentiment dei consumatori che del settore immobiliare.

La politica del governo rimane cautamente accomodante nei confronti della crescita

Nel 2023 non sono stati forniti ingenti stimoli fiscali, come invece molti investitori avevano sperato, ma la Cina ha continuato a implementare misure di supporto mirate a settori essenziali come quello immobiliare, quello manifatturiero e delle infrastrutture. Queste misure sono state determinanti per mantenere la crescita in linea con gli obiettivi prefissati. Tuttavia, la Cina non è riuscita a riportare i consumi ai livelli di crescita pre-COVID, per cui crediamo che sia necessario un maggiore stimolo dal lato della domanda che si concentri sul rafforzamento della rete di protezione per i lavoratori e sulle possibilità di impiego per i nuovi laureati. La ripresa dei consumi potrebbe essere l’ultimo tassello mancante al puzzle della crescita cinese. Qualsiasi miglioramento del sentiment dei consumatori potrebbe essere indice dell’accelerazione della ripresa economica. Il governo ha iniziato a lanciare programmi creativi come l’edilizia abitativa a basso costo o sovvenzionata, che aiutano a trasferire i guadagni economici dall’industria ai consumatori. Riteniamo che nel 2024 potremo assistere a ulteriori politiche di questo tipo, oltre a un continuo sostegno fiscale e monetario sotto forma di spesa per infrastrutture e tagli dei tassi.