MANINTOWN presenta il secondo numero di The Art of Wine: vino, arte e design

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The Art of Wine

MANINTOWN presenta il secondo numero di The Art of Wine, il magazine che unisce vino, arte e design in un viaggio unico all’interno di realtà dal sapore autentico. Per preacquistare la tua copia scrivi a info@manintown.com

Art & Wine: The Art of Living

Il secondo numero di The Art of Wine approfondisce le contaminazioni tra il mondo dell’Arte e quello del Vino, mostrando tutta la Bellezza e il potenziale creativo dell’Italia e non solo… L’incursione di questo numero arriva fino al Sudafrica per scoprire i suoi Sauvignon Blanc, una destinazione ricca di storia e cultura che si sta facendo conoscere dai winelover di tutto il mondo.

L’arte contemporanea nutre e alimenta il Gibellina, che tra il il Museo d’Arte Contemporanea Ludovico Corrao e il Grande Cretto di Alberto Burri rappresenta un incredibile esempio di come il vino sia connesso all’arte e possa rivitalizzare un territorio. Proprio a questo incredibile luogo e alle Tenute Orestiadi è dedicato uno speciale, che vede inoltre l’interpretazione di Jacopo Ascari con la sua back cover. E ancora, l’arte è protagonista al Castello di Ama, un borgo storico dove trionfano vino e arte contemporanea, e nel Giardino di Daniel Spoerri, un parco di sculture situato a Seggiano (provincia di Grosseto) che stupisce con la sua Eat Art. E poi, il percorso continua nell’archivio di Campari a Sesto San Giovanni, dove abbiamo visto in esclusiva le numerose opere pubblicitarie di Depero per comunicare l’azienda, un caso unico in cui arte e comunicazione sono andate di pari passo.

Un numero particolarmente ricco di contenuti, focus tematici come quello sulla cultura del vino in Alto Adige, per finire con uno speciale reportage su tre mete enogastronomiche (Firenze, Roma e Napoli) che hanno saputo mantenere la loro identità e originalità. Ogni numero di The Art of Wine vuole condurre il lettore in un vero e proprio itinerario di scoperta lungo tutto il Bel Paese. Ad accompagnarci in questo viaggio è Andrea Amadei, sommelier e gastronomo, che ha chiesto a diversi autori ed esperti di raccontare questo panorama ricco di bellezze, da nord a sud della penisola. E Jacopo Ascari, che con i suoi artwork interpreta e arricchisce la nostra visione sul mondo del vino, che diventa sempre più Art of Living.

Federico Poletti – Editor in Chief

Federico Poletti, editor in chief, artwork by Jacopo Ascari
Il viaggio continua…

Il 2023 ha segnato per il nostro gruppo editoriale un’evoluzione importante e questo secondo numero di The Art of Wine ne è l’esempio. Il team, guidato da Federico Poletti, è riuscito a creare una perfetta sintonia trasmettendo il DNA di MANINTOWN anche nel raccontare questi nuovi temi. MANINTOWN, che ha appena compiuto 10 anni, è nato nel 2013 con un taglio lifestyle, per poi specializzarsi sul mondo dei talent, soprattutto nell’ambito del cinema e della musica.

Federico Poletti, editor in chief, artwork by Jacopo Ascari
Per questo motivo abbiamo deciso di sviluppare un progetto a sé stante e abbiamo chiesto ad Andrea Amadei di curarlo, mantenendo un punto di vista curioso e non convenzionale su un settore come quello del vino. Da qui l’idea di dare vita a un lavoro editoriale che fosse un vero e proprio viaggio dal nord al sud Italia per far scoprire i luoghi meravigliosi che caratterizzano il nostro territorio. In questo numero si parte dalle montagne dell’Alto Adige per finire nel cuore della Sicilia, passando dai giardini di Daniel Spoerri o al Castello di Ama. Non a caso l’arte è un elemento caratterizzante di questo nuovo magazine, sin dalla copertina realizzata ad hoc dall’illustratore Jacopo Ascari.
Un viaggio che varrà la pena provare e vivere e per questo motivo alla fine delle nostre pagine potrete trovare alcuni appunti utili, così da potervi perdere nel Cretto di Burri o in un glamping tra le vigne. Questo viaggio tutto italiano avrà anche una deviazione estera, infatti parleremo del Sudafrica e dei suoi Sauvignon Blanc. Spero che questo nuovo numero riesca a farvi viaggiare con il cuore e con la mente.

Massimo Pozzi Chiesa – Editore e General Manager

Massimo Pozzi Chiesa, Editore e General Manager, artwork by Jacopo Ascari The art of wine

Un percorso tra le storie più interessanti del mondo del vino e dell’arte

Secondo un vecchio adagio le conferme sono sempre più complesse degli esordi. Il primo numero di The Art of Wine è uscito ad Aprile 2023 e ha riscontrato un successo oltre le aspettative. Abbiamo fatto il nostro ingresso nell’editoria internazionale rivolgendoci a due target di lettori finora mai uniti in un solo magazine: gli innamorati del bello e i cultori del buono. Due figure che spesso si incontrano e si fondono fra loro, proprio come accade in tante virtuose realtà dell’enogastronomia sparse lungo il nostro Stivale. È il caso di Ritual Lab nel panorama brassicolo artigianale o di Mandranova se parliamo di olio extravergine d’oliva. Quest’ultimo già di per sé capolavoro di madre natura, massimo elisir fra bontà gustativa e salutistica quando prodotto da artigiani attenti.

Massimo Pozzi Chiesa, Editore e General Manager, artwork by Jacopo Ascari

Fra le più alte vette dei matrimoni enoartistici mondiali si annovera invece Castello di Ama, borgo/cantina a Gaiole in Chianti, che racchiude una ventina di installazioni firmate da alcuni fra i più importanti artisti del nostro tempo. Invitati a trascorrere settimane presso la struttura, i grandi maestri, ispirati dal territorio hanno creato e lasciato le loro opere nel luogo dove sono state concepite. Che poi è sempre il posto migliore per scoprirle e comprenderle. Vale per un dipinto e per una scultura, quanto per un vino o un cibo. I posti più efficaci per apprezzarne la bontà sono sempre quelli in cui hanno origine.

Andrea Amadei – Editorial director The Art of Wine

Dalla collaborazione tra Campari e Depero alle opere d’arte che riempiono Gibellina

In questo numero abbiamo voluto raccontare anche quella che secondo noi è la radice comune delle odierne ibridazioni fra i mondi del buono e del bello. Un featuring ante litteram ancora attuale e potentissimo nella sua attrattiva: quello fra il bitter rosso più famoso del mondo, il Campari, e geni espressivi del calibro di Fortunato Depero, Mimmo Rotella o Leonetto Cappiello. La storica ibridazione fra arti maggiori e mondo del beverage nel primo ‘900 fece breccia nell’immaginario collettivo consacrando l’azienda mecenate a mito del bere italiano. Alla fine una bevanda a noi gradita e un dipinto che ci attrae rappresentano linguaggi differenti, ma parlano alle stesse aree del cervello.

Inoltre un buon vino, come un’opera artistica, trasmette sempre un messaggio. A tal proposito quanta emozione abbiamo vissuto scoprendo Gibellina. Qui i turisti del nettare di bacco e i cultori delle avanguardie artistiche non potranno che rimanere ammirati di fronte alle grandi opere che popolano il tessuto urbano e agricolo della città. Lavori che oggi vengono restaurati e raccontati nel mondo, anche grazie al vino di Tenute Orestiadi, la cantina locale, che ha letteralmente “vinificato” le illuminanti idee del geniale sindaco del post-terremoto Ludovico Corrao. Quando la Sicilia lottava contro le stragi della Mafia, Gibellina rinasceva e spiccava il volo nel futuro. Andate a vedere cosa c’è in questa metafisica cittadina del Belìce, non crederete alle vostre emozioni!

 

Andrea Amadei, artwork by Jacopo Ascari
I racconti di chi ha trasformato la passione per il vino e la cucina in un lavoroCerto i punti di contatto fra arte ed enogastronomia non sono sempre così diretti ed evidenti, ma sono a volte declinati sotto vesti più discrete. Pathos e maestria abbondano, ad esempio, in particolari aperture del vino, come racconta il travolgente Luciano Mallozzi, oppure nello scoprire un piccola etichetta che sarà grande in futuro. Abbiamo affidato l’arte del talent scout al giovane Eros Teboni, eletto Miglior Sommelier del Mondo nel 2018.La storia del Master Vine Pruner Marco Simonit parla invece di cura e design delle viti, di un nuovo raccordo armonico fra bellezza ed espressione enologica. C’è dell’arte in molti aspetti ma spesso è sconosciuta o poco riconosciuta, c’è arte nella dedizione ad esempio, nella ritualità, nella condivisione. È il caso delle tre storie raccontate da Lorenzo Sandano e immortalate da Nicola D’orta ne ‘L’Arte della R-esistenza’: tre insegne della ristorazione napoletana, romana e fiorentina rimaste uguali nei decenni e che oggi rappresentano quanto di più sentimentale si possa cercare in una verace osteria di paese.Ci sono infine (e per fortuna che ci sono!) la tenacia e la capacità di un territorio intero di contrastare la prevaricazione antropica sulla natura incontaminata, preservando valori proiettati a rappresentare la più inestimabile delle ricchezze future. Accade in Alto Adige, dove il vino diventa mezzo e messaggero di purezza ambientale e rigore espressivo.

Queste e altre storie, sono gli spunti con cui ci auguriamo di incuriosirvi e ingolosirvi. Sono tanti e traboccanti di emozioni e forse abbiamo esagerato per un solo numero, ma non volevamo limitarci. Un po’ per l’abbondanza e la velocità con cui i due mondi che raccontiamo entrano in connessione fra loro e un po’ perché le conferme sono sempre più ardue dei debutti.

Andrea Amadei, artwork by Jacopo Ascari