Le regole del welfare aziendale nel 2024

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Il welfare aziendale assume sempre maggiore rilevanza nel nostro sistema economico. Può essere definito come l’insieme di benefici e prestazioni erogati dai datori di lavoro ai dipendenti nell’intento di integrare la componente meramente monetaria della retribuzione, sia in funzione di sostegno al reddito, sia in funzione del miglioramento della vita privata e lavorativa.

Il welfare aziendale assolve allora ad una moltitudine di funzioni, essendo strumento di integrazione delle prestazioni del welfare pubblico, di concertazione e di democrazia economica per elevare il livello di benessere dei lavoratori, di incentivo ad una maggiore produttività del lavoro, di “governo” delle nuove dinamiche del mercato del lavoro , dall’attrattività e fidelizzazione delle “risorse chiave” al quiet quitting nell’ottica della conciliazione vita/lavoro anche a sostegno della famiglia.  Il “ritorno “ dell’inflazione dopo anni in cui sembrava solo un lontano ricordo ha conferito poi nuovi significati al welfare aziendale anche come sostegno al potere d’ acquisto delle famiglie.

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La Legge di Bilancio ha introdotto anche due nuove misure fiscali che sono state recentemente riepilogate dall’Inps. Quali sono ?  Solo per il 2024 sono previsti l’innalzamento della soglia dell’esenzione dei Fringe Benefits e la riduzione dell’aliquota generata dai premi di produttività.

La soglia di esenzione fiscale dei Fringe Benefits, beni ceduti e servizi prestati al lavoratore dal datore di lavoro, viene alzata per tutti i lavoratori dipendenti a 1000 euro, anziché 258,23. Il tetto massimo è fissato a 2mila euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico. Tra i beni e i servizi ceduti che non concorrono alla formazione del reddito, rientrano anche le somme erogate o rimborsate agli stessi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento: delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica, del gas naturale e delle utenze per l’affitto della prima casa.

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Viene confermata poi la riduzione dal 10% al 5% della tassazione agevolata per i premi di risultato erogati nel 2024. L’imposta sostitutiva sulle somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato (con reddito da lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro) è ridotta entro il limite di 3mila euro lordi