Francesco Carlà. Crollano (certi) immobili? Uno sguardo agli Usa, ma anche a casa nostra

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“Negli Stati Uniti la faccenda è sempre più evidente: gli operatori che hanno in pancia un certo tipo di immobili avvertono una sensazione di freddo ai piedi (per dirla alla Tex Willer)”. Francesco Carlà, si riferisce, in particolare, a certi immobili commerciali che sono immersi in una tempesta sempre più perfetta, coinvolgendo anche le banche.

Da più di trentacinque anni Francesco Carlà studia i mercati azionari di Wall Street, Italia e Globali . Nel 1999 ha fondato FinanzaWorld con questa idea: insegnare alle persone ad investire in autonomia, risparmiando tempo e denaro. Le newsletters gratuite e a pagamento sono diventate un punto di riferimento per molti investitori. Qui i contatti f.carla@finanzaworld.it oppure clicca qui.

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La situazione è critica

1) In America ci sono una marea di immobili (uffici, negozi e centri commerciali in primis) in agonia;
2) Molti istituti di credito hanno in pancia prestiti a questi operatori, ormai difficilmente esigibili (ove “difficilmente” è un candido eufemismo dell’autore)

Sintesi

Non ci sono più gli “immobili” di una volta: il Simulmondo (e-commerce, smart working etc. etc.) sta mietendo vittime e continuerà a mieterle. Non solo negli States, ovviamente. Il paradossale boom degli affitti e dei prezzi degli immobili residenziali (studenti, lavoratori, viaggiatori …) che stiamo vivendo in tante città italiane (Milano, Roma, Bologna, Torino, Bari, Napoli, Palermo …) è davvero destinato a durare?

Un consiglio finale: se siete novizi di FinanzaWorld partecipate gratis al Meeting della Finanza democratica on line con Francesco Carlà cliccando subito qui.

Come diventare un investitore intelligente?

Per essere investitori “fai da te” intelligenti, bisogna prima di tutto mandare a mente questa idea decisiva: investire NON è una scommessa, un colpaccio, uno sprint. E’ una Maratona. Warren Buffett ha trasformato 10.000 dollari, il suo capitale iniziale, in decine di miliardi di dollari. Ma non ci ha messo giorni o mesi. Ci ha messo qualche anno. Per la precisione: una decina d’anni a diventare milionario (nel 1962 i milioni di dollari avevano ancora il loro fascino. Anche i milioni di euro ce l’hanno, dopotutto, no?).

E una quarantina d’anni a diventare miliardario, sempre in dollari, nel 1990. Nel frattempo i suoi miliardi sono diventati molti di più.

L’Investitore intelligente “fai da te” è prima di tutto un Maratoneta-

Ma che cos’è esattamente la Finanza Democratica?

I principi della Finanza Democratica sono pochi e davvero alla portata di tutti. Eccoli qua:

  • 1) Nessuno ha a cuore il nostro denaro più di noi;
  • 2) Imparare ad investire è semplice e non serve essere laureati in economia e scienze finanziarie. Basta essere correttamente informati da chi è strutturalmente Indipendente e non deve vendervi nessun tipo di prodotti finanziari. Basta saper fare addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, percentuali, e medie;
  • 3) Grazie ad Internet, è facile e costa molto poco investire da soli e senza intermediari. E’ sufficiente aprire un conto bancario on line e le commissioni sono basse e alla portata di tutti gli investitori;
  • 4) Investite solo in quello che capite e conoscete.
  • 5) Non fidatevi di nessuno che vi proponga cose in contrasto con i punti 1, 2, 3 e 4. Basta partecipare gratis al Meeting della Finanza democratica on line con Francesco Carlà cliccando subito qui.