Interruzione momentanea del gasdotto Green Stream dalla Libia all’Italia. Problemi futuri e possibili soluzioni
L’interruzione del gasdotto Green Stream, che trasporta gas naturale dalla Libia all’Italia, potrebbe avere implicazioni significative per la sicurezza energetica italiana e europea, dato il ruolo di questo gasdotto come una delle fonti di approvvigionamento alternative al gas russo. Di seguito analizziamo i principali problemi derivanti da un’interruzione e alcune possibili soluzioni.

Come scrive Fausta Chiesa sul Corriere della Sera, ufficialmente Farhat Bengdara, presidente del Consiglio di Amministrazione della National Oil Corporation libica (Noc), ha lasciato per motivi di salute. La sua nomina aveva portato a un accordo con Khalifa Haftar che controlla Bengasi. Ma è soprattutto il calo del gas azero che arriva in Puglia a preoccupare. L’unica “interruzione” del gasdotto Green Stream dalla Libia, che si può rilevare, fortunatamente è momentanea: Fausta Chiesa la attribuisce al fatto che la quantità di gas disponibile finisce alle 14, orario dopo il quale dunque non viene più trasportato altro gas in quanto non è previsto, ma il flusso, seppur ridotto, riprende la mattina successiva.
Ma se l’interruzione del gasdotto Green Stream dalla Libia all’Italia dovesse aggravarsi?