La Bce taglia le stime sull’inflazione

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Nell’eurozona per il 2016 il tasso dei prezzi al consumo scende allo 0,7% dall’1% della precedente previsione. Nel 2017 le previsioni limano l’indice all’1,4% dall’1,5%

Mario Draghi ha appena finito di parlare e già il Survey of Professional Forecasters della Banca Centrale Europea lima le sue stime sull’inflazione per i prossimi due anni. Nonostante 11 mesi di quantitative easing la dinamica dei prezzi al consumo rappresenta ancora un grosso problema europeo.

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Dunque gli economisti dell’Eurotower hanno aggiornato le previsioni sui prezzi al consumo nella zona euro sulla base di prospettive poco rosee: per l’anno in corso il tasso di inflazione è atteso allo 0,7%, ridotto rispetto all’1% della precedente previsione. Nel 2017 la dinamica dei prezzi è stata limata all’1,4% dall’1,5% precedente.
Nel 2018, infine, l’inflazione si dovrebbe attestare all’1,6%.

Gli uffici studi delle principali istituzioni finanziarie con sede nell’Unione europea hanno inoltre confermato le stime sul Pil dell’Unione Europea: +1,7% quest’anno, +1,8% nel 2017, +1,7% nel 2018 e +1,7% nel lungo termine.

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Sul versante del mercato del lavoro, gli economisti stimano per quest’anno, un tasso di disoccupazione in discesa al 10,3% dal precedente 10,5%.
Nel 2017 ancora un calo fino al 9,9% dalla precedente stima di 10,1%.
Per il 2018 il tasso di disoccupazione previsto è al 9,4%.