Inps: il Civ boccia il piano Boeri per il risanamento

di Walter Quattrocchi -
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Il consiglio di indirizzo e vigilanza vota contro la proposta di variazione al bilancio 2016 del presidente

Le parti sociali dell’Inps bocciano il piano industriale del presidente dell’Inps Tito Boeri, rimandando al mittente, in qualità di Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Istituto, la proposta di variazione al bilancio di previsione per il 2016 presentata dai vertici dell’Ente.

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Si tratta di un evento mai accaduto in passato e che testimonia una tensione interna all’Inps, cresciuta all’interno dell’Istituto negli ultimi mesi.

Secondo i consiglieri del Civ (rappresentanti dei sindacati e dei datori di lavoro), il documento dei vertici dell’Inps non conterrebbe una informativa dettagliata sulla gestione del patrimonio immobiliare e sul mancato controllo della posizione debitoria verso l’Inps degli enti pubblici.

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In sostanza ci sarebbe la convinzione da parte del Civ che le misure messe in campo per fronteggiare l’atteso disavanzo di 11,2 miliardi per l’erogazione delle pensioni non siano sufficienti.

In particolare, ai componenti del Civ non sta bene che l’Inps non abbia fornito adeguate informazioni sui crediti vantati nei confronti di enti pubblici e privati.

Si tratta di 163 miliardi di euro che continuano a rimanere in bilancio senza un’adeguata svalutazione oppure senza che sia prospettata una qualche operazione di finanza straordinaria come le cartolarizzazioni.

Inoltre mancano informazioni dettagliate sui programmi di investimento o disinvestimento dello straordinario patrimonio immobiliare dell’ente.

In ultimo vi è il capitolo della spending review, sulla quale il Civ auspica che i tagli all’Istituto vengano riversati sulle gestioni previdenziali in dissesto dell’Ente e non sul bilancio dello Stato.