UniCredit: Titolo pronto all’assalto dei 13 euro

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UniCredit la scorsa settimana ha realizzato un balzo notevole in Borsa. Il titolo da inizio anno segna un guadagno di oltre il 30%*, e da inizio mese di oltre il 12%*, sovraperformando sia il FTSE MIB sia l’indice bancario italiano. L’ultimo periodo è stato ricco di novità per la banca guidata da Jean Pierre Mustier. UniCredit infatti oltre ad aver presentato agli investitori un terzo trimestre sopra le attese degli analisti, ha annunciato anche la cessione della quota detenuta in Mediobanca. Nel terzo trimestre dell’anno gli utili di UniCredit si sono attestati a 1,1 miliardi*, oltre le attese. Il CET1 ratio della banca a fine settembre si attestava al 12,6%*. Confermata la guidance sui ricavi a 18,7 miliardi*.

Il target dei costi rimane a 10,1 miliardi* e l’utile netto rettificato dovrebbe raggiungere i 4,7 miliardi*. Riguardo la dismissione dell’l’intera quota in Mediobanca, più nel dettaglio, l’Istituto di credito ha ceduto nel giorno della trimestrale, con la procedura di accelerated bookbuilding, 74,5 milioni di azioni ordinarie* detenute nella banca di Piazzetta Cuccia, corrispondenti a circa l’8,4% del capitale azionario esistente di Mediobanca, al prezzo di 10,53 euro per azione*.

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Mustier ha dichiarato che i proventi derivanti dalla cessione della quota, pari a 750 milioni*, saranno utilizzati per supportare lo sviluppo delle attività dei clienti di UniCredit. A riguardo l’AD ha dichiarato: “Mediobanca è una società estremamente ben gestita ma per UniCredit era un asset non core e, in linea con la nostra strategia di dismissione di partecipazioni non strategiche, l’abbiamo ceduta”. Di 31 analisti che seguono il titolo, 26 consigliano il buy e 5 l’hold. Il target price medio è 14,14 euro*, con un rendimento potenziale del 10,3%* rispetto alle quotazioni attuali. Interessante notare che UniCredit tratta a sconto rispetto ai peer sui P/E 2019 e 2020, rispettivamente a 7,3 e 7,4 volte*.

Inarrestabile in Borsa UniCredit che nelle ultime sedute ha accelerato con forza al rialzo mettendo nel mirino la resistenza statica dei 13 euro*. Livello che però, visto la forza espressa dal titolo nelle ultime sedute, non dovrebbe rappresentare un ostacolo ostico da superare nel medio termine. Infatti, i volumi delle sedute di mercoledì e giovedì scorso sono stati nettamente sopra le attese e l’RSI è schizzato in forte ipercomprato, a segnalare la forza dei compratori in questa fase di mercato. In tale scenario il break di 13 euro* aprirebbe verso i 14 euro* e i 14,6 euro*, livello chiave per la presenza del ritracciamento del 61,8% di Fibonacci di tutto il down trend avviato ad aprile del 2018.

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