BoE, la bassa inflazione aumenta la possibilità di un taglio dei tassi

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Con gli indicatori macroeconomici che evidenziano la mancanza di chiari segnali di miglioramento e dato il calo significativo e generale dell’inflazione, riteniamo che un cambio dei tassi il 30 gennaio da parte della Banca d’Inghilterra sia diventato (molto) più probabile ed è ora il nostro scenario di base.

Soffermandosi sui dati economici, possiamo notare che mentre il PIL aggregato si stima sia diminuito nel mese di novembre – suggerendo che la crescita del quarto trimestre sia stata pari a zero, nella migliore delle ipotesi – le vendite al dettaglio sono diminuite ancora una volta a dicembre, in calo del 3,7% (su base annua) nell’ultimo trimestre.

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Il membro del Comitato di politica monetaria Vlieghe ha sottolineato l’importanza della domanda interna per le decisioni di politica monetaria – quindi la continua debolezza delle vendite al dettaglio è in linea con una politica monetaria maggiormente accomodante. Nel frattempo, l’indice dei prezzi al consumo è sceso solamente a 1,3% a/a, leggermente al di sotto della previsione interna della BoE dell’1,4%.

Prendiamo atto della recente comunicazione dai membri della Banca d’Inghilterra in merito alla debole crescita e alle preoccupazioni per l’inflazione. Gli ultimi dati sono chiaramente in linea con l’ipotesi di un taglio dei tassi bancari alla fine del mese.

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