Siccità e desertificazione, al World Food Forum presentato il desertification desk
E’ stato presentato il Desertification Fresk, un progetto educativo interattivo che aiuterà a comprendere meglio i processi di desertificazione e il problema della siccità, in occasione del World Food Forum, organizzato a Roma dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), alla presenza di Alain-Richard Donwahi, presidente della 15a Conferenza delle Parti (COP15) della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD).
“Per troppo tempo la desertificazione e la siccità sono state viste come problemi dei Paesi poveri. Eppure la desertificazione interessa oggi più di 168 Paesi in tutto il mondo. Questo fenomeno mette direttamente a rischio la sicurezza alimentare e l’accesso all’acqua per milioni di persone e contribuisce in modo significativo all’accelerazione del cambiamento climatico. È urgente parlarne e mobilitarsi”, dichiara Alain-Richard Donwahi, presidente della COP15 Desertificazione.
Il Desertification Fresk è stato creato dalla CGIAR Accelerate for Impact Platform e dalla start-up Sand to Green, con il sostegno della Presidenza della COP15 Desertification, la partecipazione della società Foxtrot, dell’Agenzia senegalese per la riforestazione e del Great Green Wall.
Il gioco si concentra sulle cause di questi fenomeni e sulle loro molteplici conseguenze: accelerazione del cambiamento climatico, impatto sulla produzione agricola e aumento dell’insicurezza alimentare, difficoltà di accesso all’acqua, amplificazione dei fenomeni migratori e dell’instabilità, riduzione della biodiversità e così via.
Ogni carta del gioco interattivo presenta fatti e cifre chiave sulla desertificazione e la siccità, sulle loro cause e conseguenze. I dati utilizzati sono oggettivi e scientificamente verificati dal CGIAR e da diverse organizzazioni internazionali, tra cui l’Agenzia senegalese per la riforestazione e la Great Green Wall. L’obiettivo dei partecipanti è quello di collegare tra loro le carte per comprendere i nessi causali tra i diversi fenomeni legati alla desertificazione.
“Noi di Sand to Green combattiamo la desertificazione ripristinando i terreni degradati e trasformandoli in terreni coltivabili. Fin dal lancio della nostra azienda, abbiamo avvertito la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema urgente della desertificazione e di promuovere le migliori pratiche per proteggere i terreni. Ecco perché abbiamo deciso, insieme al CGIAR e a tutti i nostri partner, di lanciare questo Fresk”, spiega Benjamin Rombaut, cofondatore di Sand to Green.
“Al CGIAR crediamo che la collaborazione sia fondamentale per la scienza e l’innovazione. Attraverso la sua scienza all’avanguardia e le sue partnership strategiche, la CGIAR Accelerate for Impact Platform – un’iniziativa promossa dall’alleanza tra Bioversity International e CIAT – sta lavorando per aumentare le soluzioni agricole intelligenti dal punto di vista idrico per combattere il degrado del territorio e la desertificazione. Le innovazioni guidate dai giovani come Sand to Green svolgono un ruolo chiave in questo sforzo, portando energia, creatività e un approccio sistemico alla lotta contro la desertificazione, in quanto ereditano la responsabilità di salvaguardare il nostro Pianeta per le generazioni future”, aggiunge Juan Lucas Restrepo, Direttore generale dell’Alleanza di Bioversity International e CIAT e Direttore globale per i partenariati e l’advocacy presso il CGIAR.
Il Fresk della desertificazione è accessibile a tutti sul sito web: http://www.desertificationfresk.org/
Tutte le schede e le istruzioni dettagliate possono essere scaricate gratuitamente. Nelle prossime settimane, il Fresk sarà presentato alle ONG di tutto il mondo e alla comunità educativa, per facilitarne l’uso e aiutare le parti interessate ad aggiungerlo alla loro cassetta degli attrezzi per la sensibilizzazione.
La desertificazione e la siccità sono tra le maggiori sfide ambientali del nostro tempo.
La siccità è definita dalla Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD) come il degrado del territorio causato da fattori quali le variazioni climatiche e le attività umane. Oggi la siccità è il secondo disastro naturale che colpisce il maggior numero di persone al mondo, dopo le inondazioni. Più di 168 Paesi sono già colpiti e quasi il 40% della popolazione mondiale vive su terreni degradati, con conseguenze importanti per l’accesso all’acqua e la sicurezza alimentare.
Dal 2000, la siccità nel mondo è aumentata del 29%. Eppure il degrado della terra continua. Si stima che ogni anno vengano degradati altri 12 milioni di ettari di terreni produttivi.