Investire con l’economia che frena

-
- Advertising -

Il recente rallentamento economico è destinato ad accentuarsi nei prossimi mesi: il minor potere d’acquisto delle famiglie, le politiche fiscali più rigorose e, soprattutto, i costi di finanziamento elevati peseranno sull’attività economica. Le banche centrali dovranno quindi tagliare i tassi d’interesse il
prossimo anno.

Il prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti ha continuato a sorprendere in positivo, nonostante il raffreddamento emerso dagli ultimi dati sul mercato del lavoro, grazie a fattori non sostenibili come gli stimoli fiscali varati anche nel 2022, mentre le famiglie hanno fatto ampio ricorso ai risparmi accumulati durante la pandemia.

- Advertising -

Anche se il deficit del bilancio federale probabilmente non verrà tagliato l’anno prossimo, in considerazione delle elezioni presidenziali a novembre, le famiglie americane dovranno risparmiare di più per far fronte alla scadenza di alcuni sussidi legati all’assistenza sanitaria e all’istruzione. Ancor più degli Stati Uniti, l’Europa soffre gli elevati tassi d’interesse e la forte riduzione della liquidità derivante dal taglio del bilancio della Banca centrale europea. A fronte di trend demografici deboli, la nostra economia ha un maggior bisogno di investimenti per poter crescere.

La Cina ha varato nuovi incentivi fiscali e monetari, ma si sta posizionando su una nuova fase di crescita più moderata rispetto al recente passato. In realtà si tratta di un processo fisiologico per un’economia così vasta e che da molti punti di vista è assimilabile a quelle più avanzate. Tuttavia, ciò implica che il principale motore della crescita globale darà un contributo inferiore rispetto agli ultimi due decenni.

- Advertising -

Questo scenario di rallentamento e riduzione dei tassi d’interesse sarà decisamente positivo per le obbligazioni, che sono la nostra asset class preferita per i prossimi mesi. Posizionarsi su scadenze medio-lunghe consente di assicurarsi rendimenti che, con tutta probabilità, non saranno più
disponibili tra qualche mese. Inoltre, le obbligazioni di buona qualità hanno poche probabilità di perdere valore se tenute a scadenza e, man mano che l’economia rallenta e l’inflazione scende, gli investitori inizieranno a posizionarsi per un calo dei tassi d’interesse, che ne dovrebbe far aumentare le quotazioni.