Pensioni, per il bonus inflazione pagamenti il 3 agosto o a settembre

di Walter Quattrocchi -
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Incasserà prima chi ha presentato la dichiarazione dei redditi entro il 30 giugno

 

Si tratta di una parte degli arretrati trattenuti per il taglio alle rivalutazioni delle pensioni, deciso nel 2011 dal governo Monti e bocciato dalla Consulta: un diritto, che spetta a chi percepisce un assegno compresso tra i 1.400 euro e i 2.800 euro lordi mensili, con un sistema a scaglioni. Per le pensioni più alte non è previsto alcun rimborso.

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Questa l’entità del bonus per la mancata rivalutazione negli anni 2012 e 2013: i pensionati con 1.500 euro lordi riceveranno un rimborso una tantum di quasi 800 euro; per chi ha un assegno di 1.700 euro il bonus sarà di 750 euro; con 2.200 euro al mese di pensione il rimborso sarà di 450 euro e con 2.700 euro al mese si ha diritto a 278 euro.

Da ora in avanti le pensioni riprenderanno a rivalutarsi in funzione dell’inflazione. Gli attuali 1.500 euro mensili per esempio saliranno a 1.525 euro subito e arriveranno a 1.541 euro mensili dal 2016.

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Il rimborso una tantum e la rivalutazione delle pensioni sono d’ufficio, non occorre fare domanda.

Ne hanno diritto anche gli eredi di chi nel frattempo è deceduto, ma in questo caso è necessario presentare domanda all’Inps.