Effetto Cina: pesanti i mercati europei in avvio di seduta

redazione -

A pochi minuti dall’apertura piazza Affari perde poco meno del 4%. Giù anche Londra, Parigi e Francoforte

La raffica di crolli sul mercato finanziario cinese continua a far sentire i sui effetti sulle borse internazionali, che si avviano a vivere un’altra settimana di passione. Nei primi scambi della giornata, a Milano l’indice Ftse Mib cede il 3,9% per poi “risalire” a meno 2,6%. In rosso anche Londra, Parigi e Francoforte, tutte con cali superiori ai due punti percentuali

L’andamento dei listini è pesantemente condizionato da quanto sta accadendo in Cina, dove la bolla finanziaria che si è gonfiata nei mesi scorsi è definitivamente scoppiata, mentre la crescita economica rallenta vistosamente.

E i primi e più forti cali arrivano infatti dai mercati asiatici. L’indice della Borsa di Shanghai è arrivato a cedere il 9%, annullando i pur ampi guadagni realizzati nel corso dell’intero anno. A Tokyo l’indice Nikkei ha perso il 4,61%, toccando i minimi degli ultimi sei mesi circa. Giù anche le borse di Sydney (meno 4,3%) e Mumbai (meno 3,67%).

Lo scenario globale sconta inoltre le incertezze sulle decisioni che prenderà la Federal Reserve degli Stati uniti in materia di tassi di interesse: l’aumento, che fino a poche settimane fa era dato per certo per settembre, potrebbe invece slittare vista la situazione internazionale che si è creata dopo la svalutazione dello yuan da parte della Cina.

E continuano a rafforzarsi euro e yen, penalizzando ulteriormente i listini europei e giapponesi in particolare per quanto riguarda i titoli legati all’export. La moneta europea è salita a 1,147 dollari, ai massimi da inizio anno.

Tra i principali titoli del listino milanese, più di tutti soffrono, a inizio seduta, quelli del lusso, con Yoox (meno 5%) e Moncler (meno 6%), ma anche Autogrill e Fiat Chrysler con ribassi tra il 5% e il 6%.

Sul mercato obbligazionario europeo pesa invece la scadenza delle elezioni politiche anticipate in Grecia, che si terranno probabilmente il 27 settembre. Lo spread tra i Btp decennali italiani e i Bund tedeschi è salito a 135 punti base, con un rendimento dell’1,89% per i titoli italiani.