Titoli di stato, risalgono i rendimenti
In controtendenza l’asta di oggi rispetto alle ultime sedute. Per i Btp a cinque anni il tasso è aumentato a 0,63%, per i decennali a 1,40%. E i certificati spuntano lo 0,76%. Forte la domanda, mentre la Germania non riesce a piazzare tutti i suoi Bund
Rendimenti in lieve rialzo per i Btp e i Ccteu messi all’asta oggi dal Tesoro.
I Btp a cinque anni (scadenza maggio 2020) sono stati collocati a un rendimento dello 0,63%, lo 0,08% in più rispetto alla precedente emissione.
Per i buoni decennali (scadenza 2025), l’aumento è stato di sei punti base, all’1,40%.
Quanto ai Ccteu (scadenza 15 giugno 2022), il rendimento è risultati pari a 0,76% (da 0,71%).
Buona la domanda: 4,54 miliardi, contro 4 miliardi offerti per i Btp quinquennali, 3,17 miliardi (contro 2 miliardi offerti) per i decennali e 3,528 miliardi (contro 2,25 miliardi) per i Ccteu.
La Germania non è riuscita invece a collocare tutti i titoli quinquennali offerti oggi in asta: a fronte di un’offerta di 4 miliardi di euro, la domanda non ha superato i 3,64 miliardi. Tecnicamente dunque l’asta è andata “scoperta”. I titoli di stato tedeschi offrono da tempo rendimenti negativi, anche nelle scadenze medio-lunghe, come appunto i cinque anni.