Chiusura pesante per piazza Affari

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L’indice Ftse Mib ha ceduto il 2,65%. A picco Prysmian, Azimut e Cnh. In contro tendenza Telecom Italia

Chiusura in deciso ribasso per le borse europee all’indomani dell’annuncio della Federal Reserve degli Stati Uniti che ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse.

Milano ha chiuso con il Ftse Mib a meno 2,65% e l’AllShare a meno 2,39%. Ancora più pesante la chiusura per Francoforte, giù del 3%, mentre Parigi ha ceduto il 2,5 e mentre Londra contiene i danni con un ribasso dell’1,3%. Anche New York ha aperto l’ultima seduta della settimana in rosso.

Sui mercati azionari europei influisce negativamente il recupero dell’euro, salito intorno a 1,14 contro il dollaro: un trend che, se confermato, metterebbe in difficoltà le esportazioni minacciando la ripresa dell’Eurozona.

Per quanto riguarda le materie prime, l’oro ha recuperato quasi il 2%, salendo a un massimo di 1.137 dollari l’oncia. In calo a New York il petrolio, con il Wti a 46 dollari al barile e il Brent a 48,5 dollari al barile.

Lo spread Btp Bund è risultato in calo, sotto i 110 punti base, con il decennale italiano che rende l’1,76%.

Tra i principali titoli della borsa milanese, peggio di tutti fa Prysmian, giù del 5,1%. Molto male anche Azimut e Cnh Industrial, entrambi a meno 3,9%. 

In ribasso anche Fiat Chrysler (meno 3,6%) e i titoli del lusso: Salvatore Ferragamo (meno 3,6%), Yoox (meno 3,5%) e Luxottica (meno 3,4%). 

Le vendite non hanno risparmiato i bancari, e in particolare Intesa Sanpaolo (meno 3,75%), mentre Ubi banca e Banco popolare hanno ceduto circa il 3%.

Tra i titoli del Ftse Mib si salvano solo Telecom Italia e Pirelli con frazionali rialzi.