Chiusura pesante per piazza Affari

di redazione -

Milano ha ceduto oltre il 3%, facendo peggio delle altre borse europee. Male soprattutto i bancari

Finale di settimana in pesante ribasso per le borse europee: Parigi ha chiuso a meno 2,6%, Francoforte a meno 2,5% e Londra a meno 2,25%. Peggio ha fatto Milano, con il Ftse Mib a meno 3,18% e l’AllShare a meno 2,97%.

Negativa anche Wall street, dopo i dati sull’occupazione negli Stati uniti che, pur se inferiori alle attese, sono risultati positivi: il timore è che questo rafforzamento dell’economia spinga la Fed a decidere un rialzo dei tassi già nella prossima riunione di metà settembre.

Gli investitori vivono con preoccupazione anche la riapertura della borsa cinese dopo due giorni di chiusura per festività, e per lunedì si attendono nuovi crolli. L’ottimismo con cui i listini hanno accolto ieri le parole del presidente della Bce Mario Draghi, che ha annunciato il proseguimento e il rafforzamento del quantitative easing, insomma, ha avuto vita breve.

In piazza Affari hanno sofferto soprattutto i titoli del comparto bancario. Pesanti soprattutto, per quanto riguarda il paniere principale, Unicredit (meno 4,93%), Banca Mps (meno 4,80%), Intesa Sanpaolo (meno 4,68%), Banco popolare (meno 4,42%) e Popolare Emilia Romagna (meno 4,41%).

Forti vendite anche per i titoli del risparmio gestito, con Azimut che ha ceduto il 4,89% e Mediolanum a meno 4,12%.

E giù il lusso, con Moncler (meno 4,27%) e Tod’s (meno 4,07%), e i petroliferi con Tenaris (meno 4,25%) e Saipem (meno 3,87%).