Pil Italia, anche l’Ocse migliora le stime

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Secondo il nuovo outlook dell’organizzazione, la crescita sarà dello 0,8% quest’anno e dell’1,4% nei 2016 e 2017. Ma a livello globale preoccupano le economie emergenti

Una crescita dello 0,8% quest’anno, che si rafforzerà nel 2016, salendo all’1,4%, dato che sarà confermato anche nel 2017. Anche per l’Ocse l’Italia, che nel 2014 aveva visto una contrazione dell’economia dello 0,4%, è fuori dalla recessione. L’Organizzazione, nel suo Economic Outlook pubblicato oggi, ha migliorato leggermente le stime rispetto all’analisi di settembre, quando aveva previsto un Pil in crescita dello 0,7% quest’anno e dell’1,3 l’anno prossimo).

Le previsioni degli economisti dell’Ocse sono leggermente inferiori a quelle del Governo, che nell’ultimo aggiornamento del Def (Documento di economia e finanza) ha indicato un più 0,9% per quest’anno e un più 1,6% per il prossimo. Ma confermono il giudizio più positivo espresso anche dall’Istat e dalla Commissione Ue nelle scorse settimane.

Secondo l’Ocse sono comunque positive le novità introdotte con il Jobs act, che hanno portato “un rilevante aumento dei nuovi contratti a tempo indeterminato e ampliato le reti di sicurezza sociale, rendendo la crescita più inclusiva”. L’Outlook indica un calo del tasso di disoccupazione dal 12,3% di quest’anno all’11,7% nel 2016 e all’11% nel 2017.

A livello globale però l’Organizzazione mostra meno ottimismo. “Le prospettive di crescita globale si sono fatte più fosche quest’anno”, spiega. Le preoccupazioni riguardano soprattutto le economie dei paesi emergenti, “una fonte chiave di incertezza, dato il loro ampio contributo al commercio globale e alla crescita del Pil”.

E così le stime di crescita per il Pil mondiale scendono al 2,9%, dal più 3% previsto a settembre, per il 2015, e a più 3,3% (da più 3,6%) per il 2016.