Polizze vita, il mercato rallenta

di David Canaletto -

A settembre la crescita si è fermata a un più 8%. A frenare sono soprattutto le rivalutabili

Comincia a rallentare la crescita degli ultimi tre anni della nuova produzione del mercato vita. Dai dati diffusi da Ania relativi al mese di settembre 2015 si riscontra una crescita, rispetto al mese di settembre 2014, dell’8%: in valore assoluto sono stati raccolti 86,5 miliardi di premi, circa 6,5 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Dati positivi, ma ben lontani dalla crescita a due cifre del primo semestre 2015 e dei due anni precedenti: lo scorso giugno si registrò una crescita su base annua del 26,4%, a dicembre 2014 si toccò addirittura il più 44,4%, mentre un anno prima l’incremento nei 12 mesi risultò del 28,9%.

Il mercato vita continua dunque a macinare numeri importanti, ma non più con la velocità che lo ha contraddistinto negli ultimi tre anni grazie alla forte spinta delle polizze rivalutabili. Ed è proprio questa tipologia di polizze che oggi sta frenando il mercato. Nello scorso settembre hanno infatti registrato una raccolta di circa 48,6 miliardi (il 6,7% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente); in valore assoluto sono stati raccolti circa 3,5 miliardi in meno. Dal 75% della raccolta vita complessiva le polizze di ramo primo nel 2015 sono scese a circa il 65%.

A mantenere positiva la raccolta vita complessiva è comunque il ramo terzo, ovvero le polizze di tipo unit linked. Sono quindi in controtendenza rispetto alle polizze rivalutabili e, grazie al loro contributo, viene compensato il gap delle rivalutabili. Le unit linked, rispetto a settembre 2014, sono cresciute del 65,8% con 23,5 miliardi di raccolta e un saldo positivo di circa 10 miliardi rispetto all’anno precedente (vedere il grafico qui sotto).

polizze vita ania settembre 2015

La frenata delle polizze rivalutabili ha varie cause. In particolare le politiche di offerta delle compagnie si sono orientate, già da mesi, a favore delle polizze unit linked, sia come prodotti a sé stanti, sia come componenti delle polizze multiramo che, in un unico contratto associano una gestione separata e più fondi di tipo unit linked a maggior rischio ma con maggiori potenzialità di performance positive.

Il trend dei rendimenti delle polizze tradizionali è in inevitabile calo a causa dell’attuale andamento dei tassi dei titoli di stato e del mercato monetario che tendono ad azzerarsi. Non a caso, su intervento dell’Ivass, il tasso di rendimento ipotetico utilizzato nei prospetti informativi e nei progetti personalizzati è stato ridotto dal 4% al 3%: l’opinione dell’organo di controllo è che saranno molto poche le compagnie che riusciranno a confermare già da quest’anno il rendimento medio del 3,8% ottenuto dalle gestioni separate nel 2014.