Stabilità 2016: tutte le novità sul fronte previdenza

di Walter Quattrocchi -

Aumento della no tax area, part time a fine carriera, esodati, opzione donna… ecco cosa cambia per le pensioni

Il pacchetto sulla previdenza contenuto nella legge di Stabilità 2016, è stato approvato oggi in via definitiva. Passiamo in rassegna tutte le novità.

Part time
Per i lavoratori privati che maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia entro la fine del 2018, arriva la possibilità di optare per un part time al 40-60% dell’orario, con una contribuzione figurativa piena.
Per le ore che rimangono fuori dal part time, non lavorate, l’impresa verserà in busta paga mensilmente al lavoratore i contributi che avrebbe versato allo Stato.
Per questa operazione vengono stanziati 60 milioni nel 2016, 120 nel 2017 e altri 60 nel 2018.

No tax area
Dal 2016 sale da 7.500 a 8 mila euro per gli over 75, e da 7.500 a 7.750, per chi ha fino a 75 anni di età, il limite di reddito sotto il quale non si pagano le tasse.

I sindacalisti della Uil hanno calcolato l’impatto dei nuovi limiti. Per un pensionato con meno di 75 anni e un reddito di 7.750 euro, il beneficio è di 245 euro all’anno, grazie all’innalzamento della no tax area (73 euro) e all’esenzione da addizionali Irpef regionale (circa 134 euro) e comunale (mediamente 38 euro). Per un pensionato over 75 anni, con un reddito di 8 mila euro il risparmio sale leggermente, a 251 euro (74 euro per la no tax area, 138 di Irpef regionale e 38 di Irpef comunale).

Settima salvaguardia esodati
Viene prevista la tutela per altri 26.300 lavoratori, oltre al finanziamento per coperture aggiuntive per altri 5 mila lavoratori già rientranti nelle salvaguardie precedenti.

Opzione donna
A settembre verrà effettuato un monitoraggio sulla spesa dedicata all’opzione donna e in caso di risparmi si potrà scegliere di prolungare la sperimentazione di questo intervento.
Inoltre, rispetto a quanto previsto fino a questo momento, le interessate dovranno maturare i requisiti per la pensione, e non più la decorrenza, entro la fine del 2015.
L’opzione donna prevede la possibilità per le lavoratrici di pensionarsi a 57 anni e tre mesi se lavoratrici dipendenti e a 58 anni e tre mesi se autonome; l’assegno viene però calcolato con il sistema contributivo.

Pensione anticipata senza tagli
Dal 2016 non si applica più la decurtazione dell’importo, prevista dalla riforma del 2011, per chi è andato in pensione anticipata con meno di 62 anni di età nel triennio 2012-2014.
Inoltre slitta di un anno (a gennaio 2017) il rimborso all’Inps della rivalutazione delle pensioni ricevuta in più durante il 2015, e vengono anticipati a gennaio 2016 gli aumenti delle detrazioni d’imposta ai pensionati che sarebbero dovuti scattare dal 1° gennaio 2017.

Vietato ridurre gli assegni in caso di inflazione negativa
Viene stabilito che anche a fronte di una variazione negativa dell’indice di riferimento dei prezzi al consumo, la rivalutazione annuale degli assegni pensionistici non potrà comunque scendere sotto lo zero.

Gestione separata Inps
Congelato l’innalzamento dell’aliquota contributiva a carico dei lavoratori con partita Iva iscritti in via esclusiva alla gestione separata Inps.
L’aliquota viene confermata al 27%, ma rimane la possibilità che nel 2018 arrivi al 33%.

Contanti, resta tetto di mille euro
Salta l’innalzamento del tetto sui contanti da mille a 3 mila euro per le pensioni pagate dall’Inps. Resta perciò l’obbligo del pagamento con bonifico bancario delle pensioni oltre i mille euro.

Congedi e voucher
I neo papà avranno due giorni e non più uno, di congedo obbligatorio, anche non consecutivi. Per le mamme si estende al 2016 il voucher baby sitter, che arriva, in via sperimentale, anche per le lavoratrici autonome.

Riscatto laurea e maternità
È stata introdotta la possibilità di cumulare il riscatto degli anni di laurea con il riscatto del periodo di maternità facoltativa fuori dal rapporto di lavoro.

Enpam, iscrizioni anticipate
Gli studenti iscritti al quinto anno dei corsi universitari di medicina e chirurgia e di odontoiatria potranno iscriversi all’Enpam.
I laureandi potranno così richiedere anche il prestito d’onore previsto dalla Cassa dei medici ed odontoiatri.