Inps, fermi i livelli per gli obblighi contributivi

di Walter Quattrocchi -

Massimali e minimali, per quest’anno, restano gli stessi del 2015. È un effetto dell’inflazione sotto zero

Con l’inflazione sotto zero del 2015 l’Inps conferma i minimali e i massimali contributivi dello scorso anno anche per il 2016. La decisione, spiega l’istituto, segue quanto già previsto dalla legge di Stabilità 2016, che ha stabilito che per il futuro il conguaglio sulla rivalutazione provvisoria delle pensioni non potrà essere inferiore a zero, anche in presenza di inflazione negativa.

Minimale contributivo

La retribuzione minima giornaliera da considerare per il calcolo dei contributi da lavoro dipendente per il 2016 risulta di 47,68 euro, pari al 9,5% del trattamento minimo pensionistico, cioè 501,89 euro.

Lo stipendio minimo contributivo mensile risulta quindi pari a 1.240 euro. Se il rapporto di lavoro subordinato è a tempo parziale, il minimale retributivo giornaliero da assoggettare a contributi è pari a 7,15 euro, su 40 ore settimanali e a 6,62 euro su 36 ore (quello di solito applicato nel settore pubblico).

Massimale contributivo

Il massimale contributivo, oltre il quale non è obbligatorio versare contribuzione, resta fissato, per il 2016, a 100.324 euro. Questo valore si applica ai soggetti privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 (in regime di contributivo puro), e chi opta per la pensione calcolata con il solo metodo contributivo. Interessa inoltre gli iscritti alla gestione separata dell’Inps.

Il massimale contributivo applicabile ai direttori generali, amministrativi e sanitari delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere si ferma invece a 182.874 euro.