Piazza Affari recupera, ma le banche vanno giù

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A metà seduta il Ftse Mib segna un progresso di oltre l’1%. Sospensioni a raffica per Mps, Banco popolare, Bper e Popolare Milano

Nuovo cambio di direzione per piazza Affari che a metà seduta si porta in territorio positivo, con l’indice Ftse Mib in rialzo di oltre l’1%. A trainare il listino sono alcune blue chip, e in particolare Ferrari, Telecom, Yoox, Stm e Tenaris, mentre il comparto delle banche resta in pesante ribasso.

Raffica di sospensioni per alcuni titoli, tra cui Banco popolare, Mps, Popolare Milano e Popolare Emilia Romagna. In rosso anche Unicredit e Ubi.

La peggiore al momento è Banca Mps, che già ieri ha perso quasi il 15%, e nonostante il divieto di vendite allo scoperto disposto dalla Consob. L’amministratore delegato dell’istituto senese, Fabrizio Viola, ha ricordato che la stabilità finanziaria di Mps che è stata anche “evidenziata dai risultati degli Srep” (supervisory review and evaluation process, revisione e valutazione prudenziale delle banche effettuata dalla Bce).

La Banca centrale europea ha avviato intanto una valutazione dei prestiti in sofferenza delle banche italiane. I crediti “deteriorati” sono infatti un punto dolente per il nostro sistema bancario, e la Bce potrebbe intervenire chiedendo agli istituti più esposti nuovi accantonamenti o aumenti di capitale. Francoforte ha chiesto informazioni a sei banche: Unicredit, Banco Popolare, Bpm, Bper, Mps e Carige, mentre altre cinque (Mediobanca, Intesa SanPaolo, Popolare di Sondrio, Ubi Banca e Credem) hanno fatto sapere di non essere state contattate dalla banca centrale.

Francoforte ha chiesto informazioni a sei banche: Unicredit, Banco Popolare, Bpm, Bper, Mps e Carige, mentre altre cinque (Mediobanca, Intesa SanPaolo, Popolare di Sondrio, Ubi Banca e Credem) hanno fatto sapere di non essere state contattate dalla banca centrale.