Piazza Affari ancora in pesante calo: -2,13%
FtseMib e AllShare hanno terminato a -2,13 e -2,11%. Crolla Saipem-Axa, giù Finmeccanica, Pop Milano, Banco Popolare e Poste. In gran rialzo Cnh, Mediolanum e Mps. Spread a 125 punti
Finale di seduta e di settimana da dimenticare in Piazza Affari, al termine di una giornata caratterizzata dalla massima volatilità. Gli indici maggiori, dopo molti cambi di direzione, sono sprofondati nel finale per chiudere in ribasso di oltre due punti percentuali.
Negative anche le chiusure degli altri listini Ue, ma non come Milano: Parigi ha segnato -0,66%, Francoforte -1,14% e Londra -0,86%.
Lo spread tra Btp e Bund si è impennato a 125 punti.
L’ultima seduta della settimana alla Borsa di Milano ha visto scattare vendite diffuse su tutti i settori.
Ai listini europei non ha poi giovato il dato sul mercato del lavoro Usa, molto importante per tentare di anticipare le prossime mosse di politica monetaria della Federal Reserve. Le sorprese sono state sia positive che negative.
La crescita degli occupati nel settore non agricolo è stata inferiore alle attese degli analisti, ma il tasso di disoccupazione è sceso sotto il 5% per la prima volta dal 2008 e i salari sono aumentati.
Resta dunque difficile prevedere se a marzo la Fed opererà un altro ritocco al rialzo del costo del denaro.
Anche Wall Street, al momento della chiusura dei mercati in Europa, stava cedendo parecchio terreno, con gli indici maggiori in calo di un punto e mezzo percentuale.
Nel paniere dell’FtseMib guidano i rialzi Cnh Industrial e Mediolanum, con guadagni a +6,29% e +3,67% rispettivamente.
Bene anche Mps, Ubi Banca e Tenaris con progressi compresi tra +3,51 e +1,79%.
Sul versante dei ribassi, sempre nel paniere maggiore, in testa alla classifica figurano Saipem-Axa e Finmeccanica, con cali a -55,81 e -5,91% rispettivamente.
In profondo rosso anche Popolare di Milano, Banco Popolare e Poste Italiane con perdite comprese tra -5,75 e -5,45%.