Eurozona: disoccupati ai minimi dal 2011

di redazione -

In febbraio il tasso è sceso al 10,3%, in calo anche giovani senza lavoro. Ma l’Italia segna un lieve aumento

Il tasso di disoccupazione cala ancora nella regione dell’euro: secondo i dati di Eurostat, il tasso è sceso in febbraio al 10,3%, contro il 10,4% di gennaio e l’11,2% del febbraio 2014. Nell’intera Ue è rimasto invece invariato all’8,9%, come in gennaio, ma al di sotto del 9,7% di un anno prima.

Per l’Eurozona si tratta del livello più basso registrato dall’agosto 2011, per l’Ue dal maggio 2009.

In Italia febbraio segna invece un lieve incremento: dal 10,6% di gennaio al 10,7%.

I disoccupati europei erano, sempre a febbraio, 21,651 milioni, di cui 16,634 nell’Eurozona. Rispetto a gennaio il dato complessivo mostra un calo di 59 mila unità, mentre rispetto a un anno prima i disoccupati sono 1,971 milioni in meno, di cui 1,303 milioni nell’Eurozona.

I paesi con le percentuali più elevate di disoccupati sono ancora Grecia (24% in dicembre) e Spagna (20,4%). I record positivi sono per Germania (4,3%) e Repubblica Ceca (4,5%). Negli Stati Uniti, ricorda Eurostat, il tasso di disoccupazione in febbraio è risultato pari al 4,9% (stesso valore di gennaio).

Trend positivo anche per la disoccupazione giovanile. Il tasso di disoccupazione tra gli under 25 era pari al 21,6% nell’Eurozona e del 19,4% nell’ Ue, che si confrontano con il 22,7% e 20,9% rispettivi del febbraio 2015.I giovani senza lavoro in febbraio erano 4,381 milioni in Europa, di cui 3 milioni nell’area euro. Anche in questo caso i dati migliori sono per la Germania (6,9%) e la Repubblica Ceca (10,2%). L’Italia resta in coda con il 39,1%, insieme con Grecia (48.9%), Spagna (45,3%) e Croazia (40,3%).