Fondo Atlante: Padoan rassicura, Fitch vede rischi

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Il ministro dell’economia parla di “misure decisive per il rilancio del sistema bancario” ma l’agenzia internazionale segnala rischi per i rating delle grandi banche e per l’approvazione dell’Ue

Il discusso fondo Atlante, destinato a rilevare le sofferenze dai bilanci degli istituti di credito italiani e sostenere le ricapitalizzazioni necessarie, incassa in queste ore sia plausi sia critiche.
Una promozione senza ombre arriva dal ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, secondo il quale la soluzione Atlante scongiura una bocciatura da parte di Ue e Bce.

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Il Ministro, in un’intervista al Sole24Ore ha sottolineato come l’operazione abbia dato vita a “uno strumento privato” dove “il Governo ha fatto da facilitatore”.
Positivo anche il giudizio di Salvatore Rossi, direttore generale di Bankitalia, che in un’intervista a La Repubblica spiega che l’operazione intende essere redditizia e al tempo stesso contribuire a risolvere i problemi del sistema bancario italiano, andando a investire nel capitale di alcune banche e in eventuali cartolarizzazioni di crediti deteriorati.

Di tenore diverso, invece, le osservazioni sul fondo rese note da Fitch. Secondo l’agenzia internazionale il progetto Atlante “potrebbe incontrare qualche rischio di attuazione”.
Fitch spiega in un report che “potrebbe essere necessaria l’approvazione della Commissione europea e il fatto che Cassa Depositi e Prestiti possa partecipare al fondo potrebbe essere sottoposto alla verifica per aiuto di Stato”.

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Non solo. Secondo l’agenzia si profilano considerevoli rischi per le maggiori banche italiane, in quanto chiamate continuamente a sostenere gli sforzi del governo a supporto degli istituti più deboli e preservare la stabilità finanziaria.
Una volta operativo, continua Fitch, Atlante rileverà probabilmente una porzione dell’impegno di UniCredit a garantire l’aumento di capitale di Popolare Vicenza. Si tratta di un buona notizia per l’istituto milanese. Tuttavia Intesa Sanpaolo e altre banche italiane saranno coinvolte nel finanziamento di un investimento che normalmente ricadrebbe al di fuori dei loro parametri di rischio.

In conclusione, ha spiegato l’agenzia, “secondo noi, i profili finanziari delle grandi banche si indeboliranno e i rating potrebbero subire ulteriori pressioni se ci saranno richieste di continuare a fornire sostegno straordinario al settore bancario”.