Europa: crescono le emissioni di Co2

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Secondo i primi calcoli di Eurostat, nel 2015 l’aumento, nell’Ue, è stato dello 0,7%. Sopra la media l’Italia, a più 3,5%

Nel 2015 le emissioni di anidride carbonica prodotta dai combustibili fossili, nell’Unione europea, è aumentata dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Il dato emerge dalle prime stime realizzate da Eurostat, che ricorda come le emissioni di Co2 siano una delle principali cause del riscaldamento globale e pesino per circa l’80% sulle emissioni totali di gas serra in Europa.

Sulle emissioni pesano fattori come le condizioni climatiche, la crescita economica, le dimensioni della popolazione, i trasporti e le attività industriali. Le importazioni e le esportazioni di prodotti energetici, sottolinea Eurostat, influenzano le emissioni di Co2 nel paese dove i combustibili fossili vengono bruciati. Per esempio, se si importa il carbone, questo provoca un aumento delle emissioni. Se invece si importa energia, gli effetti si hanno nel paese produttore.

Nel 2015 la crescita maggiore delle emissioni, secondo i dati Eurostat, si è avuta in Slovacchia (più 9,5%), Portogallo (più 8,6%) e Ungheria (più 6,7%). Anche l’Italia si è collocata sopra la media, con un incremento del 3,5%.

In calo le emissioni di Malta (meno 26,9%), Estonia (meno 16%), Danimarca (meno 9,9%), Finlandia (meno 7,4%) e Grecia (meno 5%).

La Germania, nonostante un aumento pari a zero nel 2015, si conferma il paese con la maggiore quantità di emissioni di Co2, con una quota pari al 23% del totale prodotto nell’Ue. L’Italia è terza, con il 10,6%, alle spalle del Regno Unito (12,5%). Tra i maggiori emittenti anche la Francia (9,9%), la Polonia (9,2%) e la Spagna (7,4%).