Milano chiude in rosso, giù i petroliferi

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Il Ftse Mib lascia sul terreno lo 0,95%. Pesanti Saipem, Eni e Tenaris, vendite su Yoox e Bper

Chiusura in rosso per piazza Affari e le borse europee. A Milano l’indice Ftse Mib termina in ribasso dello 0,95%. Peggio di piazza Affari fanno Londra (meno 1,7%) e Francoforte (meno 1,4%), mentre Parigi cede lo 0,75%. Negativa anche New York, dove Dow Jones e Nasdaq a circa un’ora dall’apertura perdono circa un punto percentuale.

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Sotto i riflettori il cambio euro/dollaro, con la valuta europea in calo dopo che i verbali della Federal Reserve hanno rivelato che la banca centrale Usa potrebbe procedere a un aumento dei tassi di interesse già il prossimo giugno, se i dati dovessero confermare l’accelerazione dell’economia degli Stati Uniti.

L’euro è sceso a 1,1196 dollari, e l’apprezzamento della valuta Usa ha avuto effetti anche sul petrolio e sulle altre materie prime che, essendo scambiate nelle valuta Usa, tendono a perdere terreno quando il dollaro si apprezza. I future sul greggio sono in calo di oltre il 2,5%: il Brent viaggia a 47,69 dollari, il Wti a 47 dollari esatti. Giù anche l’oro, a meno 1,80% a 1.250,83 dollari l’oncia. 

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In calo anche i titoli del comparto petrolifero, compresi quelli quotati alla borsa milanese: Saipem ha ceduto il 3,55%, Tenaris il 2,28% ed Eni il 3,09%.

La maglia nera del Ftse Mib va tuttavia alla Popolare Emilia Romagna, che ha ceduto il 4,68%. Tra i bancari giù anche Unicredit (meno 1,48%) mentre Intesa Sanpaolo ha chiuso con un progresso del 2,41%.

Pesanti anche titoli del lusso come Yoox Net à porter (meno 4,13%) e Ferrari (meno 3,11%).