Listini in rosso. La Fed rinvia il rialzo

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Avvio difficile per i mercati europei, dopo il meno 3% di Tokyo. A Milano soffrono i bancari e Fca. Lo spread sale a 154 punti base

Avvio in calo per le borse europee, dopo che la Federal Reserve ha deciso di non modificare il livello dei tassi di interesse. Una decisione attesa, alla quale ha fatto seguito l’analisi scelta della Bank of Japan. La Borsa di Tokyo ha reagito in maniera molto negativa e l’indice Nikkei ha chiuso gli scambi in calo del 3%.

Sul mercato obbligazionario, il Bund decennale tedesco segna un nuovo record, con un rendimento negativo di meno 0,02%. Lo spread con il Btp decennale si allarga, segnando 154 punti base nei primi scambi. Si rafforza l’euro contro il dollaro a 1,1285 dollari (da 1,1246 di ieri). La debolezza del dollaro va di pari passo con quella del petrolio, il cui prezzo è in calo per la sesta giornata consecutiva. In aumento invece le quotazioni dell’oro, salite ai massimi da un mese.

E mentre manca ormai una sola settimana al referendum britannico sull’Unione europea, i listini europei hanno iniziato la seduta con cali di oltre un punto percentuale.

Tra i principali titoli quotati a Milano, i ribassi maggiori sono segnati, a inizio seduta, dai bancari. In rosso in particolare Banco Popolare, giù del 3% nell’ultimo giorno di trattazione per i diritti dell’aumento di capitale. Negativa anche Fiat Chrysler Automobiles, nonostante le vendite record segnate nel mercato europeo in maggio.