Piazza Affari chiude in rosso. Giù Saipem, bene Ubi

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FtseMib e AllShare hanno terminato a -0,62 e -0,52%. Vendite su Mediaset, Snam e Mps, in rialzo Stm, Unicredit, Fineco. Volumi in calo, spread a 137 punti

Si è conclusa in calo l’ultima seduta in Piazza Affari prima del referendum sulla Brexit che si terrà domani nel Regno Unito.
Milano è stata la piazza peggiore, perché gli altri istini europei, in rialzo, sembrano scommettere con decisione sul “remain” dei britannici nell’Ue.
Gli indici maggiori di Piazza Affari hanno invece perso circa mezzo punto percentuale.

Brillanti, si accennava, le chiusure degli altri listini Ue: Parigi ha terminato a +1%, Francoforte a +1,22% e Londra ha chiuso a +1,23%.
Lo spread viaggia stabile a 137 punti.

Nessuna variazione significativa per l’oro che scambia sui valori di ieri a 1.266,8 dollari l’oncia.
Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 49,5 dollari per barile, con un calo dello 0,70%, dopo i dati sulle scorte Usa di greggio, risultate in contrazione ma meno del previsto.
A Milano il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,88 miliardi di euro, in ribasso (-6,39%), rispetto ai precedenti 2 miliardi.

Nel paniere dell’FtseMib i migliori rialzi sono stati di Ubi Banca e Stm con guadagni rispettivamente a +2,61 e +2,31%.
Ampiamente positivi anche Unicredit, Finecobank e Telecom con progressi compresi tra +1,83 e +1,78%.

Sul versante dei ribassi, sempre nel paniere maggiore, i titoli peggiori sono stati Saipem e Mediaset, in calo rispettivamente del 2,40 e dell’1,90%.
In ribasso anche Snam, Banco popolare e Eni con perdite comprese tra -1,65 e -1,53%.

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