Fca: indagini sulle vendite negli Usa

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Nel mirino di Dipartimento di Giustizia, Sec e Fbi i dati relativi agli acquisti dei clienti finali. “Piena collaborazione” da parte del gruppo

Fiat Chrysler sotto indagine negli Stati Uniti, per i dati sulle vendite ai clienti finali. Il dipartimento di Giustizia, la Sec (autorità di vigilanza sui mercati finanziari) e l’Fbi stanno indagando per frode: il sospetto è che i dati siano gonfiati, e/o che le vendite siano state riportate come realizzate in un mese, quando in realtà venivano concluse il mese successivo.

In una nota, Fca ha spiegato di aver offerto piena collaborazione alle indagini della Sec, ricordando che “nelle sue relazioni finanziarie annuali e trimestrali, Fca riporta i ricavi sulla base delle sue spedizioni a concessionari e clienti e non sulla base delle unità riportate come vendute a clienti finali dai concessionari. Richieste in merito a questioni simili sono state recentemente formulate dal Department of Justice statunitense”.

Lo scorso gennaio due concessionari Fca della Florida e dell’Illinois avevano accusato Fca di gonfiare i dati sulle vendite, e avevano presentato un esposto affermando che il gruppo avrebbe offerto loro incentivi finanziari per registrare dati falsi, riportando vendite al dettaglio in un determinato mese e cancellandole in quello successivo.

Fca aveva definito infondata la causa, aggiungendo che “nonostante le numerose richieste di fornire la prova di tale supposta attività, gli attori si sono rifiutati di mostrare il fondamento delle loro accuse”.

Il titolo Fca questa mattina sta cedendo oltre il 3% alla Borsa di Milano