Milano: chiusura piatta, bene Azimut e Telecom

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L’indice Ftse Mib termina a più 0,08%. In rosso Banca Mps 

Indici poco mossi sulle borse europee. Piazza Affari chiude a più 0,08%, dopo una giornata altalenante, in lieve calo Parigi (meno 0,2%), mentre Francoforte termina anch’essa sui livelli di venerdì, e Londra guadagna circa mezzo punto percentuale. Poco mossa anche Wall street.

Pesante la borsa di Istanbul dopo il tentato golpe di venerdì: il principale indice ha perso il 7,14%. In recupero invece la lira turca, che venerdì scorso aveva ceduto oltre il 4% e oggi è salita dell’1%.

L’euro risale sul dollaro, a 1,1080 circa.

In ribasso il prezzo del petrolio, con il future sul Brent scambiato a 46,73 dollari al barile e quello sul Wti a 45,11 dollari.

A Milano seduta positiva per Azimut (più 2,9%) e ancora più per Telecom Italia (più 3,2%). 

Prevalgono i segni più per le banche: bene UniCredit (più 1,83%), Mediobanca (più 1,71%) e Banco Popolare (più 1,52%). Fa eccezione Banca Mps, maglia nera del Ftse Mib con un calo dell’1,82%, dopo il taglio del rating da parte di Moody’s, secondo la quale dallo stress tes Eba dovrebbe emergere per l’istituto senese una caranza di capitale tra i 2 e i 5 miliardi di euro.

In calo del 3% Rcs MediaGroup, dopo la conclusione della sfida a colpi di Opa tra Cairo Communication e la cordata dei vecchi azionisti guidata da Andrea Bonomi. In rosso anche la società di Urbano Cairo, a meno 5,95%; oggi l’assemblea ha dato il via libera all’aumento di capitale da 70 milioni di euro.