Milano in rosso. Non si ferma il crollo di Mps
L’indice Ftse Mib perde lo 0,7%. Montepaschi cede il 6% dopo una sospensione. In verde gli altri bancari
Inizia in calo la giornata di piazza Affari. A circa un’ora dall’avvio degli scambi l’indice Ftse Mib cede lo 0,7%, un dato in linea con i principali indici europei, come il Cac francese o il tedesco Dax, che cedono tra lo 0,8% e lo 0,9%. Negativa, stamani, anche Tokyo, con il Nikkei a meno 0,67%, mentre ieri New York è rimasta chiusa per la festa dell’Independence day.
A Milano avvio burrascoso per Banca Mps, che perdeva il 7% nei primi scambi, è stata sospesa per eccesso di ribasso, è tornata agli scambi e ora cede poco meno del 6%. Ieri il titolo ha perso il 14%, dopo la notizia della lettera-ultimatum con cui la Bce ha chiesto all’istituto di liberarsi entro tre anni di 10 miliardi di prestiti in sofferenza.
Secondo indiscrezioni di stampa la banca senese ha allo studio un aumento di capitale da 3 miliardi. Più cospicuo l’intervento che, secondo un report di Goldman Sachs, dovrebbe adottare Unicredit: un aumento di capitale compreso tra 6,7 e 9,6 miliardi di euro. Oggi l’istituto di piazza Cordusio rimbalza del 2,7%.
I giornali di oggi scrivono anche che il governo italiano sta trattando con Bruxelles su uno schema di ricapitalizzazione “precauzionale” delle banche, finanziato con soldi pubblici. Mentre prosegue la ricerca di nuovi capitali per il fondo Atlante, che potrebbe così occuparsi della seconda parte della sua mission, l’acquisto di crediti in sofferenza dalle banche.
Oltre a Unicredit stamattina sono in verde Popolare Milano, Popolare Emilia Romagna, Banco Popolare e, negli altri comparti, Telecom.
In calo Azimut Holding, Tenaris, Fiat Chrisler e Yoox.
Sul mercato obbligazionario, in rialzo lo spread tra Btp e Bund, che ha toccato i 142 punti base dai 138 di ieri con il rendimento del titolo decennale italiano salito all’1,28% dall’1,25%.