Risparmio, raccolta giù ma semestre positivo

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A giugno deflussi per 5,5 miliardi ma da gennaio 2016 la crescita del patrimonio complessivo gestito è stata del 5%

Battuta d’arresto a giugno per l’industria del risparmio gestito, con 5,5 miliardi di deflussi complessivi. Ma il rosso registrato nel mese del Brexit non impedisce al settore di archiviare il primo semestre 2016 con una crescita del patrimonio complessivo gestito di 5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e di quasi il 30% in due anni.

A incidere sul bilancio del mese, invece, i deflussi registrati dal gruppo Generali, pari a circa 4,5 miliardi, un risultato “dovuto principalmente ad operazioni infragruppo”, precisa una nota del Leone.
In controtendenza Poste Italiane, che renderà noti i risultati del secondo trimestre martedì prossimo, ha realizzato il mese scorso una raccolta per oltre 3,9 miliardi dovuti quasi esclusivamente a sottoscrizioni di mandati istituzionali. Mese molto positivo anche per i gruppi Intesa Sanpaolo (+630 milioni) e Ubi Banca (+620 milioni circa).

A livello di fondi aperti i deflussi si sono concentrati sui prodotti di diritto estero (-3,7 miliardi) interessando in particolare monetari e azionari, che hanno visto uscire due miliardi ciascuno. Deflussi per un miliardo anche dagli obbligazionari. Prosegue robusta la raccolta dei prodotti con maggiore delega di gestione, i fondi flessibili (+2 miliardi).

In dettaglio, secondo le rilevazioni dell’Ufficio Studi di Assogestioni, l’industria gestisce alla fine di giugno oltre 1.867 miliardi di euro, contro i 1.778 di giugno 2015 e i 1.460 miliardi del 2014.
Il rialzo ha riguardato sia le gestioni collettive sia quelle di portafoglio: le prime chiudono il semestre con asset in gestione superiori agli 881 miliardi, contro gli 828 dell’anno prima e i 664 miliardi di giugno 2014. Le gestioni di portafoglio, invece, superano i 970 miliardi di euro, mentre a fine giugno 2015 raggiungevano gli 897 miliardi e alla fine del primo semestre 2014 non andavano oltre gli 796 miliardi.

Sul versante della raccolta netta, il bilancio si presenta positivo: sempre nei primi sei mesi dell’anno il saldo di raccolta è positivo per oltre 27,5 miliardi di euro, di cui 11,7 confluiti nelle gestioni collettive e 15,8 nelle gestioni di portafoglio.