Piazza Affari in rosso con Exor e Cnh

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L’indice Ftse Mib cede l’1,7%. In lieve rialzo Mps e Unicredit

Dopo un avvio debole, le borse europee peggiorano decisamente e a un’ora dall’inizio degli scambi Milano cede l’1,68%, Francoforte lo 0,8% e Parigi lo 0,5%. Londra resta invece chiusa oggi per una festività. Si arresta dunque la reazione positiva dei mercati al discorso della presidente della Federal Reserve, Janet Yellen che venerdì, intervenendo al simposio di Jackson Hole, ha confermato l’intenzione di procedere con un aumento dei tassi di interesse, senza indicare tuttavia una data. Questa mattina Tokyo ha chiuso in deciso rialzo, con il Nikkei su del 2,3%, grazie anche alla debolezza dello yen che favorisce le imprese esportatrici giapponesi.

Tra i principali titoli della borsa italiana, cercano di mantenere un leggero guadagno Unicredit e Banca Mps. Secondo il Sole 24 ore i vertici della banca senese avrebbero allo studio un piano per limitare l’impatto dell’aumento di capitale da 5 miliardi di euro, attraverso un’offerta pubblica di conversione in azioni di 3 miliardi di euro di bond subordinati in mano agli investitori istituzionali. Il presidente del gruppo Massimo Tononi ha intanto ribadito la piena fiducia all’Ad Fabrizio Viola, smentendo implicitamente le voci di sostituzione del manager.

Sopra la pari anche Ferrari, che annulla tuttavia buona parte del guadagno di avvio seduta. Pesanti invece Chn Industrial ed Exor, e passa in rosso Fiat Chrysler Automobiles. Il L’amministratore delegato del gruppo Sergio Marchionne, parlando con i giornalisti negli Usa, ha detto di avere ricevuto le offerte di “diversi pretendenti” per Magneti Marelli. Marchionne non ha commentato le indiscrezioni relative a una trattativa con Samsung.

In rosso di circa l’1% Yoox-Pret à porter.

Apertura in calo per lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi, a 119 punti base contro i 120 di venerdì; il titolo italiano rende l’1,14%.