Milano debole, crolla Bpm

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A metà seduta il Ftse Mib viaggia intorno alla parità. Gira in rosso anche Banco Popolare

Peggiora il clima in piazza Affari, dopo un avvio moderatamente positivo: a metà seduta l’indice Ftse Mib si muove intorno ai livelli della chiusura di venerdì, dopo essere passato anche in territorio negativo.

Tra i maggiori titoli si segnala il vero e proprio crollo di Popolare Milano, giù di quasi il 6%. E dopo un avvio in netto rialzo, anche le azioni del Banco popolare ora perdono terreno (meno 1,3%). Sabato scorso le assemblee degli azionisti delle due banche hanno votato a favore della fusione, dalla quale il prossimo 1° gennaio nascerà Banco Bpm, terzo gruppo bancario italiano con una quota di mercato dell’8,2%.

Nel comparto restano positive Popolare Emilia Romagna e Unicredit; quest’ultima ha confermato le trattative con Pzu e Polski Fundusz Rozwoju per la cessione di Bank Pekao, precisando che non vi sono certezze sul risultato delle stesse. In verde anche Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Mps; il Cda della banca senese discuterà domani la proposta non vincolante presentata la settimana scorsa da Corrado Passera per il rafforzamento patrimoniale, in questi giorni oggetto di approfondimento da parte del Ceo Marco Morelli.

Positive le assicurazioni, con Generali, in testa al Ftse Mib con un più 2,8%, e i due titoli del gruppo Unipol.