Assogestioni: un conto individuale per il risparmio pensionistico

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Lo strumento, ispirato agli Ira statunitensi, assocerebbe un beneficio fiscale all’investimento previdenziale di lungo termine 

Un “conto pensionistico individuale”, ispirato all’Ira (individual retirement account) in uso negli Stati Uniti, che assocerebbe un beneficio fiscale all’investimento di lungo termine del risparmio previdenziale. E’ questa, secondo Assogestioni, la strada migliore da seguire per creare un mercato unico europeo per i prodotti pensionistici individuali. L’associazione ha espresso la sua posizione rispondendo alla consultazione avviata in materia dalla Commissione europea, che si è conclusa il 31 ottobre.

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Il conto pensionistico individuale, spiega Assogestioni, sarebbe una novità assoluta nel panorama degli strumenti previdenziali di terzo pilastro e rappresenterebbe il modo migliore per incanalare maggiori risorse verso il risparmio previdenziale e per stimolare la creazione di un mercato europeo per i prodotti previdenziali di terzo pilastro. La flessibilità di un conto pensionistico europeo, inoltre, risponderebbe meglio alle diverse esigenze dei singoli e sarebbe più attraente per i cittadini dell’Unione dal momento che si presenterebbe come un nuovo prodotto che non va a intaccare la realtà degli attuali mercati previdenziali nazionali.

L’ipotesi, già individuata dall’Eiopa (l’ente europeo di vigilanza sul settore), della creazione di un prodotto pensionistico individuale paneuropeo (il Pepp – Pan-European Personal Pension product), convince meno l’associazione delle società di gestione.

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Si tratterebbe di uno strumento semplice, a basso costo, con una regolamentazione omogenea a livello europeo e commercializzabile in tutti i Paesi dell’Unione grazie a un passaporto; ma secondo Assogestioni esistono dubbi sull’effettiva capacità di un prodotto come il Pepp di incanalare nuovi risparmi dei cittadini dell’Unione verso gli investimenti di lungo termine con un obiettivo previdenziale. 

Per favorire la portabilità del conto pensionistico individuale, aggiunge Assogestioni, sarebbe auspicabile l’applicazione di un sistema fiscale di tipo “Eet” (cioè con deduzione dei contributi versati, esenzione da tassazione dei rendimenti nella fase di accumulazione e tassazione delle prestazioni) o di tipo “Tee” (indeducibilità dei contributi versati, esenzione da tassazione dei rendimenti nella fase di accumulazione ed esenzione delle prestazioni).

Proprio il tema del regime fiscale è centrale nello sviluppo di un terzo pilastro europeo: le maggiori difficoltà per lo sviluppo di un mercato unico previdenziale stanno nelle differenze tra i regimi fiscali dei vari stati membri. Per questo, secondo Assogestioni, l’Unione Europea dovrebbe definire i principi generali per le autorità nazionali invitandole, magari, a conformarsi favorendo l’applicazione di un sistema Eet o Tee.