Milano e l’Europa in rosso. Giù Mps

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Listini in forte ribasso dopo la vittoria di Trump negli Usa. In Piazza Affari il Ftse Mib cede il 2,65%

Gli analisti l’avevano previsto: la vittoria del candidato repubblicano Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa avrebbe avuto, come effetto immediato, un aumento della volatilità sui mercati. E così sta accadendo. A poche ore dalla notizia le borse europee hanno aperto i battenti in forte calo, dopo che Tokyo, stamattina, ha chiuso in calo di oltre il 5%, seguita da Hong Kong a meno 1,95%.

A mezz’ora dall’avvio degli scambi Milano cede il 2,65%, con una decina di titoli che non sono riusciti a fare prezzo in apertura. Tra questi Banca Mps, che segna poi un calo del 7%. Giù anche Londra (meno 0,55%), Francoforte (meno 1,9%) e Parigi (meno 1,6%).

In aumento lo spread Btp Bund, che segna in avvio di seduta 162 punti base dai 153 punti di ieri; il decennale italiano segna un rendimento dell’1,76% da 1,72% di ieri: è soprattutto il rendimento del titolo tedesco a scendere, a quota 0,15%. 

Tra i principali titoli della borsa milanese sono comunque, una volta di più, i bancari a segnare i maggiori ribassi: oltre a Mps anche Banco Popolare e Popolare Milano, giù di circa il 5%. Accanto alle banche, perde terreno Unipol, e forti vendite riguardano Mediaset, a meno 4.7% dopo i conti del terzo trimestre, chiusi con una perdita netta di 88,8 milioni, anche a causa dei 50 milioni di oneri straordinari legati all’accordo con Vivendi per Premium.