Benzina, rincari solo in Italia

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Fermi o addirittura in calo i prezzi sui mercati internazionali. Per il Codacons gli ultimi aumenti alla pompa sono una stangata da 130 milioni di euro sugli italiani

Con le feste arrivano, puntualissimi, i rincari dei prezzi di benzina e gasolio. Un intervento che sembra fatto apposta per approfittare degli spostamenti degli italiani per festeggiare con amici e parenti il Natale e la fine dell’anno.

Il rincaro dei prezzi alla pompa arriva, però, solo in Italia mentre sui mercati internazionali dei prodotti petroliferi i prezzi sono fermi sulla benzina e in leggero calo sul diesel, rileva Quotidiano Energia.
Dopo la raffica di aumenti generalizzati registrati negli ultimi giorni, ieri c’è stato un nuovo intervento di Eni sui prezzi raccomandati di verde e gasolio: +1 centesimo per entrambi.

Nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, per quanto riguarda la modalità servito, per la benzina il prezzo medio praticato è di 1,636 euro/litro, mentre per il diesel la media è a 1,490 euro/litro. Il Gpl, infine, va da 0,571 a 0,585 euro/litro (no-logo a 0,560).

Una vera e propria “stangata da 130 milioni di euro” sugli italiani pronti a mettersi in macchina per le vacanze di Natale, accusa il Codacons. “Oggi -spiega l’associazione dei consumatori – per un pieno di benzina si spendono circa 4,45 euro in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; per un pieno di diesel addirittura l’aggravio di spesa raggiunge +6,2 euro. Questo perché i distributori di carburanti hanno applicato consistenti aumenti dei listini alla pompa: la verde costa mediamente il 6,1% in più rispetto al 23 dicembre 2015; per il gasolio i rincari sfiorano il + 10% (+9,8%)”.